Cosa vedere a Siviglia

Cosa vedere a Siviglia: due giorni nel capoluogo andaluso

Regale, maestosa, elegante. Ma anche giovane, allegra, decisamente alla mano. A Siviglia ho ritrovato tanto del mio sud e di quelle dinamiche che mi hanno accompagnato finora nella vita.
Prima di raccontarvi cosa vedere a Siviglia mi lascerò andare a qualche considerazione di stampo personale. Due anni fa, l’atterraggio nello splendido capoluogo andaluso ha dato il via a una felice esplorazione on the road che mi ha svelato, poco alla volta, una lunga serie di piacevoli scoperte (qui le mie riflessioni sul mio
viaggio on the road in Andalusia).

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Siviglia è stata il mio primo impatto con una terra calda (e non solo perché era agosto e c’erano 40 gradi), accogliente, familiare. Ho già raccontato qui sul blog quanto l’Andalusia mi abbia ricordato la Sicilia. E tutto è partito da Siviglia, con i suoi viali incorniciati da file di palme, le geometrie delle piazzette bianche dove ci si siede per una breve sosta, gli alberi di agrumi sui marciapiedi e la festa di quartiere a Triana.
Siviglia mi ha raccontato tanto del mio Sud ma anche tante altre storie lontane, dal carattere decisamente più esotico. Penso a quell’irresistibile stile arabeggiante, presente in quasi tutte le cose da vedere a Siviglia, che rappresenta un elemento dominante nell’architettura dell’intera regione. E tutto torna, se pensate a quanto di quello stile ci sia anche in città sicule come Palermo. 
Chissà se sono già riuscita a incuriosirvi. Vediamo se entrando nello specifico di cosa vedere a Siviglia riesco a compiere il miracolo di invogliarvi a prendere un volo quanto prima.

Siviglia, cosa vedere

Plaza d’Espana

Quello mio con Siviglia è stato un primo impatto all’insegna dell’incanto: non vedo in quale altro modo si possa descrivere l’incontro con Plaza d’Espana, tanto bella da sembrare finta. Un set cinematografico. 
Un cuore circolare color mattone impreziosito dalle sfumature bianche e azzurrine delle maioliche. Un tesoro adornato di ponti, fontane e canali navigabili. 

Cosa vedere a Siviglia se non Piazza di Spagna

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Parco di Maria Luisa

Prendetevi tutto il tempo necessario per visitare Piazza di Spagna (vi assicuro che sarà un tempo molto lungo: la piazza è immensa, ogni angolo merita una foto e, in più, voi non vorrete più andare via). Poi, però, guardatevi intorno ed esplorate: Piazza di Spagna si trova all’interno di un’altra meraviglia: il Parco di Maria Luisa. Quest’opera meravigliosa prende il nome da Maria Luisa di Borbone, che lo donò alla città alla fine dell’Ottocento. Il parco è un’immensa sfilata di alberi e piante speciali provenienti da ogni parte del mondo, statue e opere d’arte, ponti, laghetti artificiali e palazzi bellissimi come quelli di Plaza de America. In particolare, qui si ammirano il Museo Archeologico, il Museo delle Arti e dei Costumi Popolari e il Padiglione Reale, realizzati per l’Esposizione Iberoamericana che si è tenuta nel 1929. Decisamente un parco che racchiude tanto della Siviglia da vedere.

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Museo delle Arti e dei Costumi Popolari

Fermiamoci ancora in Piazza America, all’interno del Parco dedicato a Maria Luisa, che si sta benissimo. Varchiamo la soglia di quello che forse è il palazzo più bello dei tre presenti, il Padiglione Mudéjar, che incanta con le sue sfumature color mattone e la sua facciata ricca di decori. Al suo interno, ha sede il Museo delle Arti e dei Costumi Popolari di Siviglia, una vera chicca per chi, come me, apprezza particolarmente quando la storia incontra la società degli usi e delle tradizioni. Insomma, a me i musei etnografici non dovete farli mancare.

Quello di Siviglia ospita una splendida collezione di abiti e tessuti ricamati, ma anche tanti oggetti di uso quotidiano, strumenti musicali, ceramiche meravigliose e tutto ciò che aiuta a delineare il profilo del popolo andalusa e la sua storia straordinaria.

La Cattedrale di Siviglia

Il monumento per eccellenza. Come mi è già capitato di raccontare, il ricordo degli edifici religiosi andalusi mi lascia ancora adesso di stucco. Ti si aprono davanti agli occhi come qualcosa di enormemente grandioso, maestoso, imponente. Pensate a un qualsiasi aggettivo che vi comunichi un’idea di grandezza e state certi che sarà perfetto per descrivere la Cattedrale di Siviglia e tutte le altre basiliche che visiterete in Andalusia. 
In mezzo a tanto splendore, fui felice di trovare all’interno della cattedrale anche la tomba di Cristoforo Colombo.

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La Giralda

E non andate via da Siviglia senza averla prima ammirata dall’alto della Giralda, la torre della Cattedrale. Vi sembrerà bellissima anche da quella prospettiva. Viste dall’alto le città andaluse si somigliano tutte: la maggior parte delle volte sembrano piccole isole bianche adagiate sul manto scuro delle colline o in pianura. Durante il mio on the road in Andalusia ho fatto il pieno di “visioni dall’alto”. Ne vale la pena, per cui cogliete l’occasione ogni volta che vi capiterà. 

Cosa vedere a Siviglia in Andalusia

Il Real Alcazar e i suoi giardini

E subito dopo la Cattedrale cosa visitare a Siviglia se non questo complesso monumentale immenso, chiuso da possenti mura e pieno di tracce, di storia e di storie? All’interno del Real Alcazar attraverserete sale, saloni e patios che vi condurranno in lungo viaggio nel tempo e nello spazio. State pronti a subire il fascino di ogni dettaglio all’interno così come all’esterno: i curatissimi e silenziosi giardini dell’Alcazar regaleranno ai vostri piedi e ai vostri sensi un gradito momento di riposo, quiete e benessere. Rappresentano una parte integrante della bellezza del complesso, dunque non andate via senza averli prima vissuti.

Cosa vedere a Siviglia Real Alcazar

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Palazzo di Pilato (Casa de Pilatos)

Cosa vedere a Siviglia in due giorni se non un palazzo che rappresenta la summa della straordinaria potenza artistica e architettonica dell’Andalusia? Non a caso, il Palazzo di Pilato è stato a lungo considerato come l’edificio nobiliare più importante e bello della città.

Costruito per volere di una coppia di nobili nel Quattrocento, deve però il suo nome al marchese di Tarifa che, anni dopo, lo portò a compimento ispirato da un viaggio a Gerusalemme.

Chi varca la soglia della Casa de Pilatos non può che restare incantato da quel tripudio di ori, azulejos, affreschi e stili. C’è dentro tanto del moresco e del Mudéjar tipico dell’Andalusia ma anche del Rinascimento Italiano. Per non parlare della tentazione continua dei patii e dei giardini. Insomma, se il Real Alcazar vi ha ammutolito sono certa che il Palazzo di Pilato non sarà da meno.

Archivio Generale delle Indie

Tra i suggerimenti su cosa vedere a Siviglia non può mancare il riferimento a un edificio contenente una pagina fondamentale della storia della Spagna. 

Proprio così: all’interno dell’Archivio Generale delle Indie, su chilometri di scaffali, tra migliaia e migliaia di volumi e milioni di documenti, è descritta la storia coloniale della Spagna. Più di 43.000 libri e testimonianze ufficiali che raccontano il rapporto tra i conquistadores e le Colonie. Tra questi, persino il diario di bordo di Cristoforo Colombo. Il palazzo che ospita l’archivio di stato è bellissimo fuori e incredibile dentro. Un tempo, era luogo di ritrovo per mercanti e sede di grandi commerci (Casa Lonja de Mercaderes).

Il quartiere Triana

Momento romantico: l’incanto che Siviglia è in grado di regalare lo si avverte forte anche quando si passeggia sul lungofiume e si osservano i colori del tramonto scendere dietro il ponte di Triana, sul Guadalquivir, il fiume di Siviglia, e sui palazzi che si affacciano sulle rive. Chiusa la parentesi romantica.
Attraversando il ponte si entra poi nel quartiere Triana, nel cuore di una Siviglia ancora più viva, autentica e in vena di fare festa. E l’allegria che ho trovato io a Triana è la stessa delle classiche sagre di paese che si tengono per ogni occasione anche in Italia (e in Sicilia non parliamone): famiglie con bambini che passeggiano curiosando tra le bancarelle, piccoli oggetti e accessori di bigiotteria in bella mostra, luminarie di tutti i colori, mille profumi dolci nell’aria. Una perla assolutamente immancabile in ogni guida su cosa vedere a Siviglia che si rispetti.

Cosa vedere a Siviglia il fiume guadalquivir

Cosa vedere a Siviglia Triana

Barrio de la Cruz

Una delle cose che più mi è piaciuta dei miei due giorni a Siviglia? Camminare. Sì, persino sotto il sole e con 40 gradi. Ed esplorare a piedi il Barrio de la Cruz (dove tra l’altro ho soggiornato).
Nel pieno centro di Siviglia, a pochi passi dall’area monumentale si apre questo intreccio di vicoli e viuzze di edifici bassi e pieni di colori. Pieni di colori ma con una forte luce bianca dominante. Passeggiando tra un vicolo e l’altro non è difficile scorgere sovente un campanile o una chiesa fare all’improvviso capolino. O sbirciare dentro porte e portoni per catturare con lo sguardo piccoli cortili nascosti e bellissimi. O ancora, andare avanti con l’acquolina in bocca seguendo la scia dei profumi provenienti dalle tante trattorie della zona. 

cosa vedere a Siviglia il Barrio de la Cruz

Alameda de Hércules

Torno a ribadire: per scoprire nel modo più divertente cosa vedere a Siviglia dovete esplorare la capitale dell’Andalusia a piedi. Dai vicoli più nascosti del Barrio della Cruz, scoprendo anche le chiese fuori dal centro e giungendo fino alla piazza delle colonne d’Ercole nell’Alameda, nel cuore della cultura più underground e alternativa della città. Luogo che, sempre per lasciarmi andare a nostalgiche similitudini, a me ha ricordato tantissimo una tipica piazza catanese, con le palme, le panchine, la forma squadrata, i colori chiari e la luce bruciante del sole.
Non ricordo se fosse proprio nella piazza o nelle immediate vicinanze ma, quando sono andata io, su quella luce chiara spiccava un grande murale dalle tinte forti e calde. Chissà se è ancora lì.
Per mettere a tacere la fame e la sete, sappiate che Alameda abbonda di luoghi di ritrovo, bar e locali. Sembra infatti che sia tra i quartieri preferiti dei giovani sivigliani.

Cosa vedere a Siviglia Alameda de Hercules

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Metropol Parasol

Non ho mai capito se mi fa pensare più alla forma di un fungo gigante o alla trama di un mega waffel. Sta di fatto che chi si chiede cosa fare a Siviglia non può esimersi da una visita per rendere omaggio a quello che forse, più di tutti, è diventato il simbolo della città. Il monumento del Metropol Parasol (anche se il nome ufficiale è Setas de Sevilla) nasce come progetto di restauro e rilancio di Plaza de la Encarnatión, che lo avvolge. È un’immensa struttura di legno e cemento, che offre passerelle sulle quali camminare e ammirare la città dall’alto dei suoi quasi trenta metri, negozi e mercati nei quali fare acquisti, ristoranti in cui gustare ottime tapas e, soprattutto, l’idea che Siviglia, oltre alle ceramiche, allo stile moresco e all’antico splendore, possa vantare anche un forte impeto alla modernità.

Cosa vedere a Siviglia Metropol Parasol

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Basilica de la Macarena

Una delle chiese più belle da vedere a Siviglia è senza dubbio la Basilica de la Macarena, regina indiscussa dell’omonimo quartiere. Vi accoglierà con i suoi dettagli color giallo sgargiante che già da soli basteranno a colpirvi. Come nella migliore delle tradizioni, la grandiosità del misticismo andaluso non si tradisce neanche questa volta: questa chiesa, come le altre, è una vera e propria esplosione di ori, opere d’arte e preziosi vari. Vedrete la statua della Virgen de la Macarena, che viene portata in processione durante le feste di Pasqua e, visitando il museo della chiesa, avrete anche modo di scoprire come viene addobbata per l’occasione. Splendidi anche le altre statue e gli altri altari, come quello dedicato alla hispanidad, in cui è raffigurata la Virgen de Guadalupe.

Monastero de la Cartuja 

I suggerimenti su cosa vedere a Siviglia proseguono con un luogo che ha cambiato vita e storia molte volte. Attraversate il Guadalquivir percorrendo uno dei ponti bellissimi della città e raggiungete la Isla de la Cartuja. Ci sarebbero diverse cose da visitare, ma una su tutte è il bellissimo Monastero di Santa Maria de las Cuevas o, più semplicemente Monastero de la Cartuja. Dove in tempi molto antichi fiorivano fabbriche e laboratori di ceramica, nel 1400 venne eretto questo complesso straordinario, ancora apprezzabile per la visita alle cappelle, ai chiostri e agli altri ambienti legati alla vita dei religiosi che lo abitavano. Oggi, l’edificio è sede anche del Centro Andaluso di Arte Contemporanea, dove tra collezioni permanenti e mostre temporanee è possibile scoprire il meglio della produzione degli artisti contemporanei locali.

Museo del Flamenco

Venite nel sud della Spagna e non sentite il sangue agitarsi nelle vene al ritmo passionale del flamenco? Impossibile. Così come è impossibile non pianificare, tra le cose da fare a Siviglia, una visita al Museo del Baile Flamenco. Una danza secolare, le cui radici sono intimamente connesse con la storia e la cultura dell’Andalusia. Il museo è stato aperto relativamente di recente per volere di una ballerina, Cristina Hoyos. Tra le sue sale potrete conoscere il mondo che sta dietro questa danza meravigliosa e i suoi protagonisti. E se siete fortunati, potrete anche assistere a un’esibizione dal vivo, nel patio del museo.

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Museo delle Belle Arti

Per l’ultimo suggerimento su cosa vedere a Siviglia mi rivolgo ancora al mondo dell’arte. Non lasciate la città senza aver messo piede nel Museo delle Belle Arti, specie se siete appassionati del genere. Il museo, inaugurato nell’Ottocento, merita già solo per l’edificio che lo ospita, che in epoca medievale era un convento. La collezione si articola in due piani e una decina di sale e racconta, ambiente dopo ambiente, il meglio dell’arte andalusa dal Medioevo al Novecento. Otto secoli di meraviglie. Alcune collezioni si allargano persino ai nomi di artisti di altra provenienza. Particolare attenzione viene riservata alla scuola sivigliana del periodo Barocco.

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Se del mio on the road in Andalusia Siviglia è la tappa che più di tutte mi è rimasta nel cuore credo sia perché questa città sintetizza perfettamente alcune caratteristiche fondamentali tipiche delle altre città della regione. A Siviglia ritrovi infatti i vicoli bianchi e colorati del centro di Cordoba, vicoli dove è sempre bello perdersi, svoltare l’angolo e ritrovarsi all’improvviso davanti un monumento, un campanile o una torre. Ritrovi lo sfarzo delle basiliche di Granada, così come l’affascinante passato racchiuso tra i giardini, i portici e le mura del Real Alcazar.

Visitare Siviglia, poi, significa piombare nell’allegria delle serate spagnole piene di chiacchiere davanti a una cerveza o a un buon bicchiere di sangria. Nella serenità delle ore trascorse in famiglia a passeggiare in occasione di una festa di quartiere. Significa vivere attimi in cui è sempre il momento giusto per appropriarsi della città, o anche solo di una panchina, e restare insieme fino a tardi. Fino all’ora in cui le strade si fanno più libere ed è un piacere scivolare tra le vie del centro, alzare lo sguardo e restare in ammirazione dell’immensa cattedrale e della sua Giralda che, sotto la luce dorata della sera, diventa ancora di più un punto di riferimento per chi non ha nessuna voglia di rincasare.

 

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5 Comments
  • Roberta
    Posted at 12:44h, 04 Novembre Rispondi

    Della Spagna conosco solo Barcellona, ma credo che sia in città come Siviglia che si respiri la vera atmosfera spagnola. Che bella!!

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 12:55h, 04 Novembre Rispondi

      Ciao Roberta 🙂 Sono due città entrambe molto belle ma diverse: quando andai a Barcellona la trovai molto piena di turisti. E’ abbastanza grande e le cose da vedere sono tante. Non ultimo, la presenza del mare e della spiaggia la rendono una meta adatta alle 4 stagioni. Siviglia invece è più piccolina, ha questo stile architettonico arabeggiante (che, a quanto ho visto, è tipico anche delle altre città andaluse) e, quando sono andata io, era anche piuttosto vuota. Ma questo forse era dovuto al caldo soffocante che fa lì ad agosto 😀 In ogni caso te la consiglio, a me è rimasta nel cuore!

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