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Cosa vedere a Ferrara, piccola guida alla città e ai suoi dintorni

Prima di passare ai suggerimenti su cosa vedere a Ferrara voglio condividere un ricordo legato ai miei anni da studentessa giovincella. Per anni il mio unico ricordo della città di Giorgio Bassani è stato il bizzarro professore universitario che accompagnò me e i miei compagni di corso a visitare Ferrara per mostrarci quella che, secondo le sue teorie, rappresenta la “strada della modernità” (mi pare che alludesse al corso Ercole I d’Este, quello dove si trova il Palazzo dei Diamanti, ma non ne sono certa). Ovviamente ho dimenticato sia in cosa consistesse la modernità di quella strada e sia gli altri contenuti di quella intrigante materia d’esame.
Poi, per lungo tempo non ho più messo piede a Ferrara. Fino a 6-7 anni fa, quando un pezzo della mia famiglia ha preso residenza lì e ho cominciato a visitare Ferrara più spesso.
L’ho sempre trovata molto elegante, Ferrara. Forse troppo per potermici immaginare. Raccolta, pulita, ordinata. Un gioiellino del Nord tranquillo e pacato, il nido ideale per chi non ha troppe pretese di vita mondana. 
Questo fino a due Natali fa, quando si è presentata l’occasione di farmi portare in giro tra vicoli, castelli, parchi e certose ferraresi per una settimana. E la mia prospettiva è cambiata. Esplorando le vie meno battute del piccolo centro storico, sono arrivata a pensare che, tutto sommato, non mi sarebbe dispiaciuto crescere in una città così. Una città che ti dà un ordine, che non ti fa mai sentire perso. Un posto dove le bici sfrecciano quasi più delle auto. Dove il verde resiste e ha il sopravvento sul mattone, perché le oasi e i parchi sconfinati si estendono dentro ma soprattutto fuori le mura. In pratica, tutto quello che mi è mancato nella mia città d’origine.
Adesso, però, basta chiacchiere. Voglio raccontarvi la Ferrara che mi piace dividendo il post in due parti: nella prima troverete i miei suggerimenti su cosa vedere a Ferrara e, nella seconda, qualche indicazione per visitare i dintorni (che vi consiglio di mettere in conto quando verrete in visita da queste parti).

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Cosa vedere a Ferrara in centro 

Casa Romei

Senza dubbio una delle cose più interessanti da vedere a Ferrara!
Casa Romei è uno splendido esempio di dimora signorile del XV secolo. Vi abitò la famiglia del mercante Giovanni Romei, che ne affidò il progetto all’architetto Brasavola. Nelle sue sale eleganti e ariose si ammirano elementi medievali assieme a dettagli rinascimentali. Il primo ambiente degno di nota è ovviamente il meraviglioso Cortile d’Onore, caratterizzato da affreschi e decorazioni di pregio. Tra le sale più belle e rinomate, spiccano quella delle Sibille e dei Profeti.
Dalla metà degli anni Cinquanta, Casa Romei è divenuta un museo. Ospita pertanto le opere di diversi artisti ed è anche una sede preziosa per concerti ed eventi culturali di rilievo. 

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La Cattedrale di Ferrara e la Piazza

Uno sguardo pieno di ammirazione rivolto alla facciata romanica della Cattedrale di San Giorgio è il modo migliore per iniziare a scoprire il centro di Ferrara.
Splendida la Cattedrale come tutto quello che la circonda: il Palazzo Comunale, ad esempio, il cui ingresso conduce nel Cortile ducale dove, nel weekend, si tiene il piccolo mercato agroalimentare. E, sempre nel cortile, l’elegante Scalone d’Onore dal quale, un paio di anni fa, ho visto scendere la mia mamma vestita da sposa.
O, ancora, piazza Trento e Trieste. Quest’ultima, in particolare, mi è sempre rimasta impressa sin dalla prima volta che ho messo piede a Ferrara. Mi colpirono i portici, sotto i quali si nascondono vecchie e nuove botteghe (non è un caso se un tempo si faceva riferimento a quei portici chiamandoli Loggia dei Merciai).
Se siete amanti del vin brulè e dei mercatini di Natale sappiate che quello ferrarese si tiene proprio al centro della piazza. Se il vin brulè non vi appassiona ma le vetrine sì allungate il passo verso le vie dello shopping poco distanti, a cominciare da via Mazzini

Cosa vedere a Ferrara, la Cattedrale

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Il Castello Estense di Ferrara

Una delle tappe preferite dalle guide su cosa vedere a Ferrara.
Visitare la città senza fermarsi a instagrammare ogni angolo del Castello Estense, tra i castelli più scenografici dell’Emilia-Romagna, è quasi impossibile. A me, personalmente, fa impazzire l’idea di un piccolo castello nel pieno centro di una città. Al suo interno, in qualsiasi periodo decidiate di raggiungere Ferrara, troverete sicuramente qualche esposizione interessante ad aspettarvi. Altrimenti, se le mostre organizzate tra le sale del Castello non vi interessano, dedicatevi ai suoi particolari: i cortili, i ponti, le torri, l’acqua che lo circonda. Avrete solo l’imbarazzo della scelta.

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Rotonda Foschini

Si trova nel cuore del centro storico ferrarese, racchiusa tra il vivace Corso della Giovecca e le forme meravigliose del Castello Estense. Eppure, ve lo assicuro, non è detto che vi accorgerete di lei. Solo un occhio attento, passeggiando sotto il portico del Teatro Comunale di Ferrara sarà attirato dalla luce emanata dal piccolo cortile della Rotonda Foschini.

Si tratta di uno degli angoli più suggestivi e allo stesso tempo più nascosti della città. Il cortile, che rappresenta un ovale perfetto, è dedicato ad Antonio Moschini, uno dei progettisti del Teatro Comunale del quale la rotonda rappresenta una delle punte di diamante. Oggi è un passaggio esclusivamente pedonale, che in passato era adibito alla circolazione delle carrozze. Io non posso fare a meno di entrarci tutte le volte che mi trovo da quelle parti. E il motivo principale, fascinazione a parte, risiede nel fatto che la luce, all’interno del cortile, cambia a ogni ora del giorno e della sera. Non saprei dire quale sia la golden hour (inteso come il momento migliore della giornata) di questo piccolo angolo nascosto. Per cui anche voi, se potete, cogliete ogni occasione del vostro viaggio ferrarese per attraversarlo. Con un po’ di fortuna, oltre che dalla meraviglia architettonica e dallo splendore delle luci resterete incantati anche dalle note che, avvolgenti, risuoneranno tra le pareti di quell’ovale perfetto.

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L’ex ghetto ebraico di Ferrara

La Ferrara dei vicoli, delle casine piccole e colorate in perfetto stile emiliano-romagnolo, delle finestrelle con i davanzali pieni di vasi di fiori.
L’ex ghetto ebraico di Ferrara è il classico quartiere “acchiappa obiettivo della fotocamera”. Almeno per me. Uno di quei luoghi in cui nulla spicca sul resto, nessun palazzo in particolare o nessun dettaglio. Ma è proprio questa straordinaria normalità ad attirarmi e che ho imparato ad amare vivendo a Bologna. Una straordinaria normalità dalle tinte pastello che echeggia in stradine solitarie pronte per essere esplorate (senza l’assillo del traffico).

L’ex ghetto ebraico di Ferrara si trova nel cuore della città vecchia, a cominciare dalla via San Romano, una delle mie preferite. Qui, alcune delle osterie più antiche e conosciute della città convivono con bar e locali frizzanti e dallo stile giovane. È un quartiere tutto da passeggiare, tenendo gli occhi spalancati a caccia di dettagli e il naso rigorosamente all’insù.

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Palazzina Marfisa d’Este

La palazzina Marfisa d’Este è una tipica dimora ferrarese del Cinquecento, costruita dal marchese figlio di Lucrezia Borgia e abitata per circa quarant’anni dalla figlia, Marfisa. Nella sua vita, Marfisa si dedicò alle arti, tra i rapporti molto stretti che strinse grazie a questa sua passione vi fu quello con Torquato Tasso. 

Quello che affascina all’interno della dimora sono gli affreschi, presenti in tutte le sale. E si possono ammirare anche alcuni arredi, tipici del periodo in cui Marfisa visse. Io, personalmente, amo molto passeggiare nel giardino esterno che, in fondo, non è meno monumentale degli ambienti interni. Qui si trova infatti una bella loggia affrescata, dove all’epoca di Marfisa si tenevano alcuni spettacoli, e la fontana oggi impreziosita dalla presenza di un putto. La cosa che mi colpisce sempre è che come tanti altri parchi e giardini pubblici di Ferrara, anche questo della palazzina Marfisa d’Este è in grado di ricreare un angolo di pace e ristoro persino a pochi metri dal traffico delle strade.

MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah

Il MEIS di Ferrara è uno dei musei più importanti che narrano la storia dell’ebraismo in Italia.
Al suo interno vi aspettano la mostra permanente Ebrei, una storia italiana, la quale, attraverso reperti, documenti, manoscritti e opere d’arte, racconta come è nato e come si è sviluppato l’ebraismo nel nostro paese. Si delineano i contorni di una storia in cui convivenza e persecuzioni si alternano, senza però trascurare il contributo che gli ebrei hanno apportato alla nostra sfera culturale.
Terminata la visita al museo, soffermatevi nel cortile ed esplorate il Giardino delle Domande. Sarete messi alla prova da un circuito ludico-didattico di quesiti, risposte e spiegazioni, che vi aprirà le porte della cucina di tradizione ebraica. Protagoniste assolute dei percorsi proposti dal giardino, infatti, sono l’alimentazione, i segreti e le regole della tavola ebraica.

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Via delle Volte

Altro posto molto amato dalle guide con i consigli su cosa vedere a Ferrara. Altro luogo acchiappa obiettivo e acchiappa likes. Tutti meritatissimi.
Basta una rapida occhiata al curioso aspetto di Via delle Volte per intuire l’origine del suo nome.
Una stradina lunga il necessario per innamorarsene e desiderare di percorrerla in bici, fermandosi sotto ogni volta per una foto. Ma anche a piedi va benissimo.

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Monastero di Sant’Antonio in Polesine

Abbandonate il centro storico, inteso come il fulcro in cui si trovano le principali attività commerciali e modaiole e, pur rimanendo all’interno della cerchia delle mura, dunque nei quartieri più vecchi, deviate verso la zona più residenziale.

Seguite le indicazioni e arriverete in un altro dei principali luoghi di interesse di Ferrara, un sito che, molto probabilmente, se non fosse appunto per le indicazioni e per il fatto che si trova su tutte le guide della città, non vedreste mai. E il motivo è proprio la sua collocazione un po’, come dire, nascosta. Il Monastero di Sant’Antonio in Polesine è senza dubbio un luogo di quiete e bellezza, che riesce a isolarsi da tutto il resto pur essendo circondato da edifici. Varcata la soglia del giardino della chiesa sembra quasi di entrare in un minuscolo borgo. La cosa che non tutti sanno è che fu fondato da Beatrice d’Este nel XIII secolo e, da allora, è ancora abitato dalle monache benedettine. Non è insolito sentire i loro canti gregoriani in diversi momenti del giorno, mentre si visita la chiesa. Quello che si apprezza visitando la chiesa sono gli affreschi che animano il soffitto e la parte più interna della chiesa.

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Palazzo dei Diamanti

Con le sue facciate irresistibili per qualsiasi fotocamera, Palazzo dei Diamanti rappresenta uno splendido esempio di architettura rinascimentale, tra i più importanti d’Italia. Basta una semplice occhiata alle centinaia di punte bianche che ne disegnano le pareti esterne per capire che si tratta di qualcosa di più unico che raro.

Palazzo dei Diamanti ospita le principali esposizioni d’arte e gli eventi più importanti del panorama culturale ferrarese. Inoltre, uno dei due piani ospita la notevole collezione permanente della Pinacoteca di Ferrara. I restanti ambienti sono invece dedicati alle mostre temporanee organizzate in collaborazione con Ferrara Arte e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.

Il Parco Urbano Giorgio Bassani

Visitare Ferrara significa scoprire una delle città con la più alta percentuale di verde che io conosca. Ne è circondata. Non si tratta di un bosco in città ma di una piccola città immersa in un parco gigante.
Strano ma vero, ho visitato il Parco Urbano dedicato a Giorgio Bassani quasi sempre in inverno. È stato anche grazie a queste passeggiate fredde e leggermente avvolte nella nebbia se ho iniziato ad apprezzare i colori nitidi e sottili di mesi come gennaio e febbraio. I rami spogli, il riflesso trasparente delle acque nei torrenti e nelle pozze.

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Le Mura di Ferrara

Per non parlare del bene che fa avere a portata di mano e di piede un parco immenso in cui andare a rilassarsi e dare libero sfogo a pensieri e riflessioni. Nel caso in cui il Parco Urbano non vi bastasse, sappiate che per dare libero sfogo alle vostre riflessioni potete recarvi a passeggiare anche sulle adiacenti Mura. Si tratta di un meraviglioso percorso che avvolge tutto il centro città, cambiando aspetto continuamente: a tratti è un lungo viale incorniciato da due file di alberi le cui cime si toccano all’infinito. Nel perimetro che va dalla Prospettiva di Porta Giovecca fino a Piazza del Travaglio è una e propria passeggiata nel verde ai piedi delle mura antiche. A intervalli regolari sono presenti porte, archi e baluardi; il mio preferito, neanche a dirlo, è il Baluardo dell’Amore, che racchiude una piccola area di scavi archeologici.

Nei mesi primaverili, la passeggiata lungo le mura rifiorisce, così come la città intera: i rami dei ciliegi si riempiono di colore, i tramonti diventano più infuocati, spuntano fiori ribelli persino nella pietra. Per non parlare del fatto che, nonostante il percorso sia immerso in un centro urbano, passeggiando non vi sarà difficile incontrare uccelli e volatili di ogni tipo, compresi i fagiani.
Completare l’intero percorso delle mura non è difficile, si può fare benissimo nell’arco di una mattinata. Oltre ad alberi e fiori vedrete sfilare davanti ai vostri occhi la città che cambia, quartiere dopo quartiere. È un bel modo di conoscerla, per cui vi consiglio di inserire la passeggiata tra le cose da fare a Ferrara.

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La campagna dentro le mura

A proposito di contesti bucolici in cui la frenesia urbana sembra arrancare nella conquista degli spazi. Chi si chiede cosa vedere a Ferrara di insolito dovrebbe fare una piccola deviazione dalla camminata sulle mura (il punto esatto è indicato, tranquilli) e addentrarsi in quella che viene chiamata Campagna dentro le mura. Ecco, qui potete dimenticare la città e mettere da parte il fatto che in realtà vi state avvicinando sempre di più a un centro storico. Siete infatti entrati in uno spazio di quiete e respiro dove la natura ha il potere assoluto. Vi sono orti, campi e coltivazioni pensate per preservare la biodiversità e gestite da alcune associazioni. Il tutto fa parte di un progetto di tutela del territorio che, allo stesso tempo, prevede anche l’organizzazione di attività didattiche che mostrino e insegnino ad adulti e piccini come un rapporto di totale armonia con le piante e gli animali sia ancora possibile, persino in tempi frenetici come i nostri.

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La Certosa di Ferrara e il Cimitero Ebraico

Ha tanti bei particolari da scoprire, Ferrara. Tra questi, i suoi cimiteri, vere e proprie opere d’arte. Sarò macabra, ma che posso farci? Secondo me i cimiteri sono posti bellissimi. Ecco perché li suggerisco sempre a chi mi chiede cosa vedere a Ferrara.
Prendete la Certosa di Ferrara, ad esempio: sfoggia un’eleganza che non ha nulla di invidiare ai monumenti del centro storico.

Se tra voi c’è qualche appassionato come me di Micol Finzi Contini e delle sue vicissitudini sentimentali e che avesse voglia di rendere omaggio a Giorgio Bassani, sappiate che la sua piccola e quasi del tutto anonima tomba si trova al Cimitero Ebraico.
La Certosa di Ferrara e il Cimitero Ebraico: due mondi agli antipodi. Monumentale, curato e colorato, il primo; solitario, quasi brullo e nascosto, il secondo. Consiglio di vederli entrambi, se non altro per le storie diverse che possono raccontare.

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Piazza Ariostea

Piazza Ariostea è il posto in cui probabilmente, se vivessi a Ferrara, porterei chiunque mi chiedesse di fare una passeggiata tranquilla e densa di chiacchiere. Vero, potreste rispondermi che Ferrara è piena di zone verdi e potrei andare a chiacchierare lì. Ma volete mettere la vitalità di una grande piazza dalla forma ovale (più o meno), nel cui perimetro, che ricorda i gradoni di un’arena, ci si può sedere (se non ha piovuto di recente) a osservare il mondo che scorre? Incontrerete bambini, nonni, studenti alle prese con le sudate carte, biciclette, tricicli, giovani e meno giovani. In qualche modo vi sentirete parte di un tutto; un microcosmo vivo, vivace ma sereno, tranquillo e per nulla caotico, come solo nelle piccole città può esistere.

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Parco Massari

Nel dare suggerimenti su cosa vedere a Ferrara è impossibile non fare riferimento ai tanti giardini pubblici disseminati per la città. Uno su tutti? Il meraviglioso Parco Massari, il più grande, che si trova a poca distanza da Corso Ercole I d’Este e Piazza Ariostea ed esattamente di fronte al giardino botanico.

Il parco fu progettato negli ultimi decenni del Settecento ma, circa un secolo dopo, furono i conti Massari a ripensarlo come un immenso giardino all’inglese. Molte delle sculture presenti all’interno esistono ancora e, soprattutto, gli alberi secolari. All’ingresso del parco si ammirano infatti due splendidi Cedri del Libano, ma l’intero giardino è popolato da piante e alberi altissimi che forniscono riparo e protezione. Con le belle giornate, il parco Massari si anima di studenti, bambini e comitive che trascorrono i loro pomeriggi nel verde, tra chiacchiere in compagnia e buone letture in solitaria.

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La Basilica di San Giorgio

Osservatela bene, prima da lontano e poi da vicino: non notate nulla di strano? Concentratevi sul campanile. Non vi sembra che sia pendente in un modo un po’ strano? E’ storto, ecco tutto. A parte questo piccolo particolare, la Basilica di San Giorgio è uno splendore immenso. All’interno soprattutto.
Si trova poco fuori dal centro ma se la includo tra i suggerimenti su cosa vedere a Ferrara, facendovi allungare un po’ il vostro itinerario a piedi per la città, fidatevi!

Ferrara, cosa vedere nei dintorni

L’Oasi delle Vallette di Ostellato

Dopo i consigli su cosa vedere a Ferrara, passiamo ai suoi splendidi dintorni. E cominciamo da quell’immensa area verde in cui poter camminare, andare in bici e fare birdwatching che si trova a Ostellato.
Io la raggiunsi semplicemente per godermi un tranquillo pomeriggio di gennaio in famiglia. C’era il sole e, nonostante la temperatura invernale, si stava bene. Passeggiavo e ogni due o tre metri mi fermavo per mettermi alla prova con una macchina fotografica fighissima (non mia).
In un posto come le Vallette di Ostellato, in un tranquillo pomeriggio assolato di gennaio, ogni particolare può diventare il soggetto di una foto: che sia un ramo spoglio, un micio accocolato, un sentiero alberato, una piccola laguna. E non lo senti il freddo quando stai così bene.

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Parco del Delta del Po

Ve lo dicevo io, che visitare Ferrara è come scoprire una piccola città immersa in un parco gigantesco. La sua posizione è decisamente privilegiata: il Parco del Delta del Po si estende a poca distanza dalla città.
Si tratta di un parco immenso, che confina con diversi comuni. Al sui interno si organizzano escursioni, visite guidate e altre attività per adulti e bambini. Gli itinerari che è possibile seguire neanche si contano.
Io andai prima di raggiungere Comacchio e, almeno per quella volta, passeggiai un po’ meno del solito per dedicarmi alla fotografia e al birdwatching. Spiai i fenicotteri, soprattutto. 

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Comacchio

Una cittadina tranquilla, raccolta. Molto più solitaria delle sue sorelle modaiole Cervia e Cesenatico ma anche molto più caratteristica.
Comacchio rientra a pieno diritto tra i posti più belli che abbia mai visitato in Emilia Romagna, non a caso è una delle mete più suggerite quando si chiede cosa vedere a Ferrara e dintorni.
Preparatevi a innamorarvi del piccolo centro storico lagunare introdotto dai celebri Trepponti color ruggine. A lato dei canali vi sorprenderete ad ammirare i tanti piccoli edifici color pastello e le barchette in sosta. Farete su e giù da ogni ponte per non perdervi neanche uno sguardo, una prospettiva su quelle case e sul campanile.

Avete presente quei posti in cui ogni animo minimamente sensibile alla bellezza non può che guardare tutto con gli occhi a cuoricino? Ecco, se cercavate un posto così nei dintorni di Ferrara ve ne ho appena suggerito uno.

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L’Abbazia di Pomposa

Due domeniche fa diluviava, tirava vento e si gelava. Ma io, imperterrita, volevo raggiungere l’Abbazia di Pomposa a tutti i costi e così ho fatto.
Certo, se non avessi dovuto lottare per tenere aperto l’ombrello sarebbe stato sicuramente meglio; ma non mi sono affatto pentita della gita. 
L’abbazia sorge solitaria all’interno di un parco nei pressi di Codigoro, a circa 50 km da Ferrara. All’interno, la chiesa riserva uno spettacolo incredibile: quello della luce che illumina il ciclo di affreschi antichissimi (risalgono addirittura al 1300) sulle pareti e i mosaici nel pavimento. Da restare a bocca aperta. Qualcosa che non capita tutti i giorni di vedere, per questo non posso che inserirla tra i suggerimenti su cosa vedere vicino Ferrara.

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Chiudo la mia guida su cosa vedere a Ferrara e nei dintorni con una piccola riflessione personale. A me Ferrara fa sentire protetta. Mi fa stare bene. Forse perché ormai, da un po’ di tempo a questa parte, Ferrara per me significa soprattutto un soggiorno riscaldato dal camino, un giardino con la salvia e le rose e la macchinetta che fa il caffè migliore che abbia mai assaggiato. O, ancora, un bagno che trovo sempre splendido splendente e che, nel giro di pochi minuti, trasformo in un campo di battaglia. Tanti quadri colorati appesi alle pareti e tante statuine provenienti da paesi lontani.
Ferrara per me significa riunirsi, smettere per un po’ di sentirsi al cellulare e ritrovarsi finalmente sotto lo stesso cielo dopo mesi di lontananza. Sì, con il tempo Ferrara è diventata un po’ anche casa mia.

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24 Comments
  • Ambra
    Posted at 17:26h, 11 Gennaio Rispondi

    … Il caffè alla sacher! 🙂

  • lifeofabrunettegirl
    Posted at 18:25h, 11 Gennaio Rispondi

    Bel post! È tanto che ho voglia di fare un giretto per Ferrara dato che non ci sono mai stata (e abito anche piuttosto vicina) e mi sa che vedrò di andarci molto presto?

  • iltuopostonelmondo
    Posted at 09:05h, 12 Gennaio Rispondi

    Riuscire a trovare a trovare un luogo dove sentirsi a casa è una vera fortuna.
    Non sono mai stata a Ferrara ma per fine mese sarò li per lasciarmi contagiare dalla sua eleganza e tranquillità.
    Intanto ti ringrazio per aver fatto accrescere la voglia di scoprirla! *_*
    Un bacione :*

  • Sara
    Posted at 14:33h, 12 Gennaio Rispondi

    Il paese dove mia mamma ha fatto il collegio e mio papà l’università e dove ora ci vive una delle mie più care amica. Ferrara è anche un po’ casa mia, assieme a Comacchio 🙂
    Bel post, mi consiglierai quali sono i luoghi nascosti da andare a vedere!

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 15:10h, 12 Gennaio Rispondi

      Ma ciao! 🙂 Bellissim anche Comacchio, ci sono stata qualche mese fa. Quando avrai voglia di una passeggiata nel verde ti consiglio l’oasi di Ostellato (dista pochi km da Ferrara) oppure il parco urbano che invece è proprio in città. L’ho visitato con la nebbia nei giorni scorsi ed è molto suggestivo. Altrimenti un bel giro a piedi in centro, nelle viette intorno a Palazzo dei Diamanti <3

  • Bed And Bike - Ferrara
    Posted at 17:46h, 12 Gennaio Rispondi

    Wow, bell’ articolo complimenti!

    Se qualcuno fosse interessato a venirci a trovare a Ferrara, abbiamo appena inaugurato un nuovo Hotel a soli 50 metri dal Castello Estense, seguiteci su Facebook e su Instagram per dare un occhiata e per ricevere extra sconti!

    Bed And Bike
    Facebook: http://facebook.com/bedandbikeferrara
    Instagram: http://instagram.com/bedandbikeferrara

    Grazie, a presto!

  • Viandantesegiungiaspa
    Posted at 22:48h, 12 Gennaio Rispondi

    La descrizione calza…o meglio ….calzava….per chi ci vive da sempre, Ferrara non è più nemmeno lontanamente la stessa meravigliosa ed accogliente cittadina…e purtroppo ormai non si può che fuggirne…per tanti motivi che non starò ad elencare…però sono felice che lo sguardo del turista di passaggio le abbia lasciato un incanto del tempo che fu….

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 09:20h, 13 Gennaio Rispondi

      Ciao Viandante! Sì, il mio è lo sguardo di chi vede Ferrara per qualche giorno diverse volte l’anno. Vivere in un posto giorno per giorno è diverso, e questo vale per qualunque città. Mi spiace che Ferrara abbia perso il suo splendore ma credo che, rispetto al passato, tante città italiane siano molto cambiate

  • Viaggio con la Fotografia - Ilaria Fenato
    Posted at 01:58h, 13 Gennaio Rispondi

    Eccola Ferrara! Me la ritrovo un po’ ovunque, oltre che nella lista dei posti da visitare in Italia…Mi starà forse dicendo qualcosa? 😛 Poi, se posso, ti chiederò qualche informazione visto che ora è anche un po’ tua ^_^

  • morkxxx
    Posted at 21:34h, 19 Gennaio Rispondi

    Potrei consigliare a Ferrara un ristorantino caratteristico per il luogo, Il Sebastian Pub. È’ una pizzeria pub su una barca ormeggiata sulla Darsena il fiume del posto. lo consiglio come posto dà mangiare alternativo

  • mariapiamonda
    Posted at 18:46h, 21 Gennaio Rispondi

    “Ferrara 500 anni fa era New York”. Trovai questa frase, scritta a pennarello su un muro, quando visitai la città e mi fece sorridere. Adesso Ferrara non è certo New York, né come New York, ma comunque resta una città molto bella e che a me è piaciuta tanto. Ciao!

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 21:33h, 21 Gennaio Rispondi

      Eheeheheh oddio, chissà da quale punto di vista hanno trovato una tale somiglianza! 😀 Ciao, Maria Pia!

      • mariapiamonda
        Posted at 21:51h, 21 Gennaio Rispondi

        Un accostamento ardito. Ma mi piace pensare che anche i Newyorchesi, all’epoca, avrebbero sorriso, se avessero detto loro che, dopo 500 anni, la loro città sarebbe stata come Ferrara ? Ciao a te!

  • Cosa fare per il ponte del 2 giugno: cinque idee tutte italiane | Alla fine di un viaggio
    Posted at 12:54h, 10 Maggio Rispondi

    […] città che per me fa tanto casa (ve ne parlo qui). Piccola, elegante, tutta da vivere tra le viuzze del centro storico e gli immensi spazi verdi che […]

  • FABIO SBRIZZI
    Posted at 23:30h, 24 Aprile Rispondi

    complimemti mi sei piaciuta molto penso mi sarai utile tra pochi giorni

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 10:39h, 29 Aprile Rispondi

      Mi fa piacere! Ti ringrazio 🙂

  • Patrizia
    Posted at 11:56h, 30 Dicembre Rispondi

    Anche a me è piaciuta moltissimo, farò tesoro dei suggerimenti perché ci sarà una prossima volta. Purtroppo non ho potuto ammirare la facciata del Duomo per via dei lavori di manutenzione, e naturalmente non s’è nemmeno potuto entrare…
    Non vivendoci non so se sia cambiata rispetto al passato, ma è certo che i tesori che offre sono sempre lì, e la rendono semplicemente unica. Il Castello è il primo che ho visto con l’acqua intorno.
    Sono strabiliata da quello che puoi trovare nei dintorni, l’interno di quell’Abbazia fa pensare a San Miniato al Monte…

    • Alla fine di un viaggio
      Posted at 12:23h, 31 Dicembre Rispondi

      L’Abbazia è davvero splendida, così come meritano una visita Comacchio (in assoluto uno dei miei posti preferiti in regione) e il Parco del Delta del Po.
      Ce la faremo, prima o poi, a vedere la facciata del Duomo completa e splendida in tutta la sua bellezza 🙂

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