Oggi è il 21 giugno, l’estate avanza e in teoria dovremmo proteggerci da questo caldo assurdo ingollando quasi esclusivamente frutta, verdura, granite e gelati.
E invece cosa mi è venuto in mente di fare? Di suggerirvi una piccola lista di piatti della cucina balcanica. Cinque portate belle unte, grigliate, condite e saporite che, se avete in programma un’esplorazione a Est, non potete non includere nei vostri menu. E vi garantisco che le apprezzerete nonostante i 40 gradi all’ombra.
Chi mi segue sa che mi capita spesso di andare in Slovenia e Croazia, che sono stata a Istanbul, Belgrado e in Bulgaria; i piatti che vi propongo qui di seguito potete trovarli in diversi paesi balcanici (alcuni addirittura in tutti). Sappiate però che questa è solo una misera selezione rispetto al gran numero di bontà da provare da quelle parti. Vorrà dire che continuerò ad andarci e ad assaggiare. Lo faccio per voi, eh, mi sacrifico per poi fornirvi un report completo qui sul blog.
Nonostante non possa definirmi affatto una food blogger non mi dispiace scrivere di cibo: alcuni dei piatti di cui sto per parlarvi li avevo già citati nel mio excursus all’insegna del sapore con il quale vi avevo ingolosito qualche mese fa. Il link ve lo riporto giusto perché sono generosa e mi va di farvi aumentare le dosi di acquolina in bocca.
Perché mi preme parlare di cucina balcanica? Perché si tratta di sapori che ho apprezzato sin dal primo momento in cui li ho provati. Perché in fondo non parliamo di cose complicate; saporite, speziate, fritte e grassottelle ma non complicate. La carne grigliata, ingrediente che è alla base di molti piatti tipici dei Balcani, forse non se ne andrà a braccetto con il livello di colesterolo e trigliceridi del nostro sangue ma di certo non è un cibo complicato.
E poi, da sicula che in vita sua ha festeggiato decine di pasquette, ferragosti, 25 aprile e primi maggio a suon di barbecue e scampagnate credo anche che la carne grigliata sia una delle prime cose che si pensa di preparare quando si aspettano parenti e amici per pranzo o cena (non ho decisamente un passato da vegana, questo mi sembra chiaro). Forse è anche per queste associazioni culinarie se quando vado nei Balcani mi sento tanto a casa.
Burek
Nato in Turchia e diffusosi ovunque nei Balcani. E nessuno mi toglie dalla testa che proprio dal burek derivino alcune prelibatezze sicule che prevedono una pasta sfoglia ripiena di bontà.
Nel Burek (o Börek, a seconda del paese in cui lo si gusta) diversi strati di pasta fillo (che è più sottile della pasta sfoglia) si alternano a un ripieno di carne, verdure, oppure carne e verdure, o carne e patate, formaggio e probabilmente anche altro.
Io l’ho assaggiato sia a Istanbul e sia a Belgrado e qui, dove l’ho provato in versione Sarajevski quindi attorcigliato e non a forma di classica torta, è stato amore vero. Tant’è che rientrata a casa ho provato a sperimentarne alcune delle varianti più semplici, ossia con il ripieno di formaggio e con il ripieno di carne e patate (ho reso di più con la prima).
Ancora oggi quando penso al mio viaggio a Belgrado rivolgo un pensiero nostalgico ai chili di Burek che siamo stati in grado di consumare nell’arco di soli tre giorni (nutrendoci però anche di altro).
Ćevapčići
Questo è uno dei piatti che troverete ovunque nella cucina balcanica ma anche in quella del Friuli Venezia Giulia. I cevapcici sono salsiccette grigliate di carni miste parecchio speziate che di solito si accompagnano a dosi abbondanti di pane, cipolla, e hvar (salsa piccante). La foto è stata scattata a Motovun, nell’Istria croata, quando, in occasione di un Festival del Cinema estivo, il piccolo paese si è riempito di giovani cineasti, turisti e appassionati di cinema e tra i punti di ristoro c’era anche questo banchetto che grigliava ćevapčići a iosa. Dentro al mio panino ce n’erano una decina, non si può dire che da quelle parti non siano generosi.
Pljeskavica
Dalla cucina serba con furore. Anche questo è un piatto che troverete ovunque nella cucina balcanica e in Friuli Venezia Giulia. La Pljeskavica è un saporitissimo hamburger di carni miste che, come i ćevapčići, si accompagna al fedele hvar, alle immancabili cipolle o alle più classiche patatine fritte. A Belgrado e in Slovenia l’ho assaggiato in versione gourmet, con uno strato di formaggio filante.
Non so voi ma io ho pranzato da poco e ho di nuovo fame.
Lubianska
Finora non ho mai avuto il coraggio di mangiarne una intera da sola, l’ho sempre spizzicata dai piatti degli altri. Ma prima o poi lo farò, sto solo aspettando che mi si porti alla Trattoria da Gianni a Gorizia famosa per le sue lubianske super size. Quella volta cercherò di dare il meglio di me.
Oltre che a Gorizia, potrete gustare la Lubianska principalmente in Slovenia e Croazia.
Trattasi di golosissima cotoletta fritta di maiale composta da due fettine di carne separate da formaggio filante e strato di prosciutto; in Slovenia è capitato di assaggiarne una che aveva dentro persino una frittatina. Fuori, croccante e doratissima panatura. Accanto, rigorosamente le patatine fritte. Risultato: colesterolo e trigliceridi ben al di sopra dei livelli consentiti dalla legge ma profonda soddisfazione raggiunta.
Palacinke
Passiamo ai dolci prima di esplodere.
La cucina balcanica pullula di Palacinke: le troverete ovunque e persino in Austria e in Ungheria. Sono simili alle crepes ma non linciatemi, non so esattamente in cosa si differenzino o quali ingredienti cambino tra le due ricette. So solo che sono bbbone. Specie se ripiene di cioccolato e con una spruzzata di zucchero a velo (o ancora cioccolato) sopra. Ma possono essere riempite anche con crema, marmellata e sono ottime anche in versione salata.
E adesso, nonostante l’ora del pranzo sia passata, non mi resta che augurarvi crudelmente buon appetito 😉
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