Sofia è una città immensa. Lungo le sue strade larghe trovano spazio file di auto, persone, bus, tram. È affollata a vedersi, eppure Sofia rimane ariosa, non opprime chi la attraversa, non soffoca.
Di notte, sulla superstrada che dall’aeroporto conduce al centro città, la capitale della Bulgaria si presenta subito con i suoi palazzoni, gli hotel business, i cartelloni pubblicitari dalle scritte in cirillico.
A testimoniare che, nonostante le primissime apparenze, l’Occidente è arrivato anche lì, ecco le grandi luminarie che lampeggiano nomi come Huawei e Coca Cola.
Si arriva in centro e le strade sono quasi vuote. I monumenti e i palazzi istituzionali sono elegantemente illuminati, ci illudiamo di essere in una città a misura di turista.
Di giorno, invece, Sofia è vivace e vive forte. Vie e viali si riempiono di voci, clacson e quotidianità, rumori che tutto sommato riescono a non diventare mai invadenti. Visitare Sofia significa, a ogni passo, veder convivere i caseggiati scuri e squadrati ereditati dall’epoca socialista con l’eleganza delle sedi istituzionali, la sacralità delle cattedrali e la bellezza dei siti storici.
I monumenti che di sera sono illuminati di giorno li rintracci solo se hai una mappa in mano: non sempre, per strada, sono disponibili le indicazioni per raggiungerli. Se provi a chiedere aiuto non è detto che sappiano risponderti. La capitale della Bulgaria non è ancora una città pienamente consapevole di se stessa: nonostante i voli Ryanair e Wizzair a 9,99 euro, qui il turismo non è ancora diventato un fatto di massa.
Sofia non offre fronzoli, non pensa a reinventarsi, si presenta per quella che è. Se l’accetti e ti piace, bene. Prendere o lasciare. Proprio per questo la sua è una bellezza autentica, selvaggia, che va conosciuta e scoperta con pazienza. Sofia è una città che colpisce; che sia in positivo o in negativo, qualcosa dentro te lo lascia di certo.
Cosa vedere a Sofia, in Bulgaria, in due giorni? Di tutto. L’itinerario che riporto qui di seguito è quello che ho creato e seguito io sulla base delle mie preferenze e del tempo a disposizione. Le cose da visitare ovviamente sono molte di più.
Una volta rientrata, ho scritto un post con le mie impressioni sul viaggio in Bulgaria. Se siete in procinto di visitare per questo paese meraviglioso, potrebbe esservi utile dare un’occhiata (ci sono anche alcune info pratiche e consigli su cose da sapere prima di andare).
Viaggio a Sofia, cosa vedere
Sinagoga di Sofia
Ecco una delle primissime cose da vedere a Sofia.
Un incanto. Non saprei come altro definire la Sinagoga di Sofia, che è anche la terza più grande d’Europa. Descriverla a parole sarebbe un blando tentativo. Niente da fare, dovete vederla.
È la luce che attrae. E i colori inediti sulle pareti, che riflettono lo stile moresco con il quale è stata creata. E il bello, durante la mia visita, è stato poterne sentire la storia dalle parole appassionate del custode che, in spagnolo (perché gli altri visitatori erano spagnoli), ci ha trasmesso tutta la sua ammirazione e devozione. Visitare la Sinagoga permette anche di conoscere un po’ meglio la storia dell’ebraismo in Bulgaria: l’edificio ospita infatti una piccola esposizione dedicata proprio alla vita degli ebrei nel paese.
Moschea Banja Bashi
Tra i consigli su cosa vedere a Sofia non può mancare l’unica moschea della città, che si trova nel cuore del centro storico, a pochi passi dagli altri principali luoghi di interesse.
La moschea Banja Bashi è anche uno dei pochi monumenti di origine ottomana superstiti nella capitale della Bulgaria. E anche se la sua bellezza non ha niente a che vedere con quella di altre moschee (vedi Hagia Sofia a Istanbul), devo ammettere che varcarne la soglia mette una certa soggezione. Al suo interno, ho trovato a aspettarmi un ambiente grande, vuoto e luminoso, tutti elementi che caratterizzano la moschea come diametralmente opposti rispetto agli altri edifici di culto. Mi è sembrato quasi di varcare la soglia di un museo, o di qualcos’altro, non di un luogo di preghiera. Ma questo non vuole essere un giudizio negativo, anzi. Resterà sempre uno dei luoghi più incredibili da visitare a Sofia.
Cattedrale di Aleksandar Nevski
Se in foto vi sembra uno spettacolo posso assicurarvi che dal vivo è mille volte meglio. Senza mezzi termini, credo sia uno degli edifici religiosi più grandiosi nei quali mi sia trovata a entrare.
Realizzata nella seconda parte dell’Ottocento per onorare la memoria dei soldati caduti nella guerra contro gli ottomani, la cattedrale di Aleksandar Nevski è uno dei principali luoghi di culto della Bulgaria nonché uno dei simboli più celebri del paese.
Io sono rimasta ad ammirarla per un tempo infinito, sia fuori che dentro. E dentro, troverete un tesoro, tra luci, icone e mosaici. All’esterno, le cupole sembrano allungarsi dritte dritte al cielo, fino a non esaurirsi mai.
Troppo grande, maestosa e colma di dettagli per entrare in una fotografia. Si perderebbe per forza qualcosa. E anche un tempo infinito vi assicuro che è comunque troppo poco per fermarsi ad ammirarla.
Altri luoghi di culto di Sofia
La cosa più bella. La meraviglia più grande che la capitale bulgara ha da offrire. Che si tratti di cattedrali, di moschee o di sinagoghe.
Edifici religiosi che racchiudono in sé un mondo, non solo per la straordinaria quantità di affreschi e icone che custodiscono ma per la dimensione intima, la devozione, il rispetto di cui sono permeati. Non a caso, specie nelle cattedrali ortodosse, c’è più buio che luce. Più silenzio che canti. Più baci che preghiere. Qualcosa che difficilmente mi capita di trovare nei paesi dell’Europa occidentale.
E, all’esterno degli edifici religiosi, si ammirano la maestosità delle forme, delle altezze, l’intrecciarsi dei colori. Credenti o no non potrete restarne indifferenti.
I miei consigli su cosa visitare a Sofia: oltre alla Sinagoga, la Moschea Banja Bashi e la cattedrale di Aleksandar Nevski, vi suggerisco di visitare la cattedrale di Santa Domenica, la chiesa di Sveta Sofia, la chiesa russa di San Nicola e la chiesa di San Giorgio.
Luoghi di interesse nel centro di Sofia
Un centro storico che è anche centro economico, turistico e politico.
La storia la toccherete con mano passeggiando tra gli scavi della città antica, la Serdika, all’esterno dell’omonima stazione metro. A pochi passi da Serdika, e subito dietro la moschea, la sede degli ex bagni termali di Sofia (Tsentralna Banya), palazzo imponente e meraviglioso nei suoi colori, nelle sue fontane e nei suoi giardini, oggi custode del museo dedicato alla storia della città.
Di fianco al grande Hotel Balkan comincia uno dei viali più belli e interessanti del centro di Sofia: percorretelo tutto, vedrete sfilare uno dopo l’altro gli eleganti edifici dei ministeri, delle banche e di altre istituzioni, alcuni dei principali musei della città e, per finire, la sede dell’Università. Da qui, per uno sguardo veloce su una Sofia più residenziale esplorate Oborishte, quartiere verde e piacevole da vivere.
I miei consigli su cosa vedere a Sofia in centro: gli scavi di Serdika, gli ex bagni termali Tsentralna Banya, il Palazzo Presidenziale, Il Palazzo Reale (sede del Museo Etnografico e della National Art Gallery), il Teatro Nazionale Ivan Vazov, il quartiere Oborishte.
Il Museo Etnografico
I musei della capitale della Bulgaria sono tanti e scegliere non è banale.
Io volevo conoscere qualcosa a proposito dell’arte, scoprire le tradizioni e i costumi di questo paese così lontano dalle mie abitudini e approfondire quell’epoca storica che è ancora così tanto evidente tra le vie della città. Per questo motivo ho scelto di visitare la National Art Gallery, il Museo Etnografico (entrambi si trovano all’interno del Palazzo Reale) e il Museo di Arte Socialista.
Il secondo e il terzo sono i più interessanti. In particolare, il Museo Etnografico mi ha permesso di entrare in casa dei bulgari, di ammirare i loro vestiti tipici delle feste, di conoscere le ricette preparate per le occasioni speciali e le loro abilità da artigiani.
Museo di Arte Socialista
Cambiamo del tutto genere (ma anche zona della città).
Il Museo di Arte Socialista, tramite le gigantesche statue di leader e combattenti, i ritratti intensi e le opere che raccontano la lotta partigiana, mi ha permesso di fare luce su una storia passata ma ancora presente. E anche di ammirare le opere di alcuni artisti locali che difficilmente avrei avuto modo di conoscere.
I miei consigli su cosa vedere a Sofia: il Museo Etnografico e il Museo di Arte Socialista
Mercato delle Donne
Uno degli aspetti che più amo conoscere quando arrivo in una città nuova. E qui a Sofia, a differenza di quanto avviene in altre città europee, i mercati si rivolgono principalmente alla gente che ci abita, non ai turisti. E sono belli proprio per questo. Il Mercato delle Donne (Zhenski Pazar) soprattutto, dove tra le bancarelle che offrono frutta, verdura, formaggi e cianfrusaglie varie respiri atmosfera di casa, di quotidianità, di cose e momenti veri. Vedi le nonne che fanno la spesa, i bambini che piagnucolano perché vorrebbero assaggiare tutti i dolcetti esposti, le signore che chiedono consigli sui prodotti più freschi da acquistare. Suggerisco quindi di includere anche questa esperienza tra le cose da fare a Sofia.
Mercato Centrale Coperto
Forse un po’ meno autentico ma pur sempre godibile, il grande mercato centrale coperto, che si trova proprio di fronte la moschea. Al suo interno, si sintetizza un po’ tutto quello che c’è di veramente tipico in Bulgaria, dai sapori agli accessori. I lunghi corridoi luminosi non sono popolati da bancarelle, ma da veri e propri mini negozi. Una sorta di piccolo centro commerciale che espone le firme locali, insomma.
I miei consigli su cosa vedere a Sofia: il mercato centrale coperto e il Zhenski Pazar.
Vitosha Bulevard
La Sofia che vive le sue serate, che ama divertirsi e passare il tempo libero in compagnia. La Sofia dei lounge bar, dei sushi e delle pizzerie ma anche dei negozi, delle palazzine in stile liberty e delle botteghe cariche di souvenir.
Il tutto racchiuso lungo l’area pedonale del Vitosha Bulevard, una lunga via che parte dalla cattedrale di Santa Domenica e si prolunga anche fuori dal centro di Sofia, dove diventa prima un quartiere e poi l’immenso parco naturale del monte che porta il suo stesso nome. Se vi chiedete cosa fare a Sofia di sera o dove bere un drink eccovi la risposta.
Parco Borisova Gradina
Grandi, ordinati, pieni di fiori, giochi d’acqua e aiuole. Paradisi urbani in cui trovano sollievo e relax tanto i bambini quanto gli adulti, tanto le giovani comitive quanto gli sportivi appassionati di jogging e bicicletta.
I parchi di Sofia, uno su tutti il Borisova Gradina, vicino all’università, sono piccoli grandi microcosmi che pullulano di aree gioco, baretti, chioschi di zucchero filato e, soprattutto, degli immancabili monumenti e memoriali dedicati a questo o a quel combattente, a questo o a quel capo di Stato.
Parco del Palazzo Nazionale della Cultura
La sezione centrale del Vitosha Bulevard si chiude con l’altro polmone verde della capitale bulgara. Qui si trova infatti il parco che fa da cornice al Palazzo Nazionale della Cultura.
Il palazzo è uno dei monumenti simbolo di Sofia nonché istituzione culturale e centro espositivo. Nelle sue tante sale si tengono infatti mostre, concerti, eventi e festival, svelando ambienti interni che, con grande probabilità, sono molto più godibili ed esteticamente più gradevoli di ciò che si vede all’esterno. Il pezzo forte del luogo, però, secondo me rimane il parco, un’altra oasi di svago e serenità per gli abitanti di una capitale che, a quanto pare, di svaghi ne offre diversi.
I miei consigli su cosa vedere a Sofia: il Parco Borisova Gradina (poco distante dall’Università) e il Parco del Palazzo Nazionale della Cultura.
Chiesa di Boyana
Un piccolo patrimonio Unesco nascosto all’interno di un grande giardino, in un bel quartiere residenziale in collina, nei dintorni della capitale bulgara.
Dal capolinea della metro Vitosha prendete il bus n. 64: comincerete a salire per una strada costeggiata da villette eleganti e ristoranti tipici. Uno sguardo su una Sofia piuttosto inedita rispetto a quella che avrete visto finora.
Giunti al giardino “quasi segreto”, al suo interno scorgerete un piccolo edificio, che forse solo lontanamente ricorda una chiesa. E, comunque, qualunque cosa ricordi sembra abbandonato da tempo.
Possono entrare otto persone alla volta (ma se sarete fortunati sarete al massimo 2-3) nella Chiesa di Boyana, otto persone totalmente ignare della meraviglia sulla quale stanno per poggiare gli occhi. Persino quelle che hanno sfogliato i depliant in precedenza non sono in grado di immaginarlo.
Sarà anche una chiesa piccola ma avrete l’impressione che due occhi non vi bastino per cogliere tutto. Lo sguardo correrà veloce da un particolare all’altro, come impazzito. Troppe scene, troppe sfumature, troppe storie. Farete di tutto per assorbire il più possibile, per imprimerlo nella memoria e portarlo via con voi.
Se avete in programma di visitare la Bulgaria, leggete le mie guide su Plovdiv, il magnifico Monastero di Rila e sui piatti bulgari che ho amato durante il viaggio. Per non smettere di sognare l’est, e in particolare i Balcani, ecco gli articoli su cosa vedere a Belgrado, l’on the road in Istria e i posti più belli da visitare in Slovenia.