Alla Fine di un Viaggio

Cosa vedere a Sintra in un giorno

cosa vedere a sintra durante una gita di un giorno

Sintra, la nebbia e io. Avrei potuto intitolare così questo post su cosa vedere a Sintra (Portogallo) dato che, durante la mia unica gita fuori porta del mio viaggio a Lisbona, la mia inattesa compagna di viaggio è stata proprio la nebbia. Non avevo infatti messo in conto la posizione di Sintra, a un’ora di treno da Lisbona e circondata da colline, e quindi la facilità che a novembre il meteo potesse tradire. Non nascondo però di averci visto qualcosa di speciale in questa presenza costante. La mia Sintra è stata decisamente particolare.
Che sarebbe stata una giornata speciale in fondo l’ho capito subito. Sin dal momento in cui, scesa dal treno da Lisbona, ho percorso a piedi la strada fino al centro del paese. Era umido, il cielo carico di grigio e mancava poco che iniziasse a piovere; ma io nell’aria sentivo solo l’odore degli alberi, dei boschi, delle foglie. Sintra è adagiata su un immenso tappeto verde. E mi mostrava, ancora ben visibili, le tracce gialle, rosse e marroni dell’autunno.
Per non parlare delle tracce storiche: man mano che ci si avvicina al centro, lungo la strada si incontrano ville riccamente decorate. Da lì è un attimo ricordare il profilo moresco dell’Andalusia

Giunta nel centro della cittadina, scorgo subito la prima delle tre tappe che avevo previsto nella giornata, il Palacio Nacional; dall’altro lato, la vivacità dei vicoli del paese, attraenti con i loro negozi, le botteghe, le pasticcerie, le locande che promettono bacalhau preparato in qualsiasi modo, le stradine nascoste. Un appuntamento che ho rimandato alle ore successive, prima di rientrare a Lisbona.

Tre cose da vedere a Sintra, Portogallo

Dunque, cosa vedere a Sintra in un giorno, o meglio cosa ho visto io. A parte il centro del paese, le attrazioni principali sono tre e sono tutte ben collegate tra loro, come vi spiego nell’ultimo paragrafo.
Partiamo dalla prima tappa.

Il Palacio Nacional de Sintra

Se all’esterno non vi fulminerà particolarmente sappiate che all’interno troverete invece un tesoro. Tra le sale del Palacio Nacional di Sintra, oltre allo splendore di alcuni azulejos, si ammirano soprattutto le origini arabe. Origini visibili ovunque: nelle decorazioni, nelle arcate delle porte, nei giardini, nei cortili interni. Ripeto: da qui a ricordare Granada, l’Alhambra e le immagini pittoresche di un qualsiasi on the road in Andalusia è un attimo.

Il Castelo dos Mouros

Avventura pura, quantomeno per me che non sono abituata alle scarpinate allo stravento (e sempre in compagnia della nebbia).
Il Castelo dos Mouros di Sintra è la tappa che ho lasciato per ultima. Oggi sono felice di averlo inserito tra i miei appunti su cosa vedere a Sintra e non aver ascoltato chi mi diceva che avrei potuto farne a meno e di aver quindi sconfitto la forte indecisione che avevo al riguardo.
È vero, sono rovine, non rimangono che le tracce di una vecchia gloria. Ma vuoi mettere il panorama dall’alto delle torri? La visione lontana di Sintra tutta bianca avvolta dal suo immenso parco? E il fatto di salire decine e decine di gradini con il vento freddo contro? E l’alto rischio che il cellulare e la fotocamera ti volino dalle mani ogni volta che tenti di scattare una foto?
E poi la passeggiata che conduce al castello attraverso il parco e i suoi alberi giganti dei quali non riesci neanche a scorgere la punta (sempre a causa nebbia) già da sola vale la pena.

Il Palacio da Pena di Sintra

Sicuramente sarà il vostro primo pensiero quando pianificherete cosa vedere a Sintra. Quando sono arrivata lì davanti non volevo credere ai miei occhi.
Avevo sognato così tante volte quel palazzo, sbavando davanti a centinaia di fotografie su Instagram e immaginando di fotografare a mia volta ogni torretta, ogni porta e ogni cupola. Non vedevo l’ora di riempirmi gli occhi del collage di colori brillanti del Palacio da Pena che catturano lo sguardo e l’attenzione di chiunque si avvicini.
Quello che ho avuto per me quel giorno, però, è stato molto diverso dalle centinaia di fotografie di Instagram e da ogni mia più fervida immaginazione. Non avevo messo in conto di fare tutti quei chilometri, di arrivare fin lassù e trovare la nebbia. E la nebbia, come ormai avrete capito, quel giorno non mi ha mollato un attimo. E, oltre me, non ha mollato neanche le torrette, le porte e le cupole del Palacio. 
Avevo iniziato a temere mentre mi avvicinavo all’ingresso, lungo la strada in salita e in mezzo al parco che conduce all’entrata principale. Da lì, sebbene fosse una distanza ridotta, il palazzo neanche si vedeva. Quello che ho visto io è stato un luogo dai tratti sicuramente inconfondibili, dalle rotondità irresistibili che in qualche modo spiccavano anche sotto un velo bianco molto spesso (e umido); ma pur sempre un enorme palazzo avvolto nella nebbia. Per cui il collage di colori sul quale avevo tanto sbavato su Instagram ho dovuto più che altro intuirlo.
Il suo fascino, però, credo resti immutato, con o senza nebbia. A me rimane il ricordo di una visione senza dubbio eccezionale.

Come arrivare a Sintra da Lisbona

Da Lisbona a Sintra ho preferito spostarmi in treno. Raggiungere Sintra in treno da Lisbona è comodissimo. I treni per Sintra partono dalla splendida stazione Rossio, nel cuore della capitale. Ci sono diversi collegamenti ogni ora e per l’intera giornata.
La stazione di Rossio non è immensa e non ha tantissime partenze, però per sicurezza (e per evitare le code dell’ultimo minuto) io ho preferito acquistare i biglietti del treno regionale per Sintra la sera prima di partire. I posti non sono numerati, ci si siede dove capita. 
Il costo totale del biglietto regionale di andata e ritorno è 4,40 euro. Il viaggio dura all’incirca 40 minuti.
Giusto per darvi un’idea: io sono partita da Lisbona verso le 9 del mattino e sono ripartita da Sintra verso le 16. In questo arco di tempo sono riuscita a vedere con calma tutto quello che avevo in programma, a pranzare comodamente seduta in trattoria, a visitare il centro del paese e a prendere un caffè con un pastel in uno dei bar più quotati (il bar si chiama Piriquita).

Come muoversi a Sintra

Arrivati alla stazione di Sintra, all’uscita troverete facilmente la fermata del bus 434 che ferma davanti agli ingressi delle tre principali attrazioni della città (le fermate sono in quest’ordine: Palacio Nacional, Castelo dos Mouros, Palacio da Pena). Potete acquistare il biglietto di andata e ritorno direttamente a bordo del bus.
Se volete visitare solo il Palacio Nacional, dalla stazione dei treni di Sintra potete anche andare a piedi e, in circa 15 minuti di cammino, arriverete al centro del paese e al Palacio.
Altra cosa: il Castelo dos Mouros e il Palacio da Pena sono vicinissimi l’uno all’altro: potete quindi scendere davanti all’ingresso del Castelo e spostarvi poi al Palacio da Pena senza dover riprendere il bus.
Il Castelo e il Palacio da Pena sono invece parecchio distanti dal Palacio Nacional: se non vi va di prendere il bus 434 e volete tentare la scalata a piedi, potete farlo. Credo ci sia un sentiero pedonale che collega le tre attrazioni fra loro, ma sappiate che si tratta di una strada molto lunga e in salita (traduzione: dal Palacio Nacional io vi consiglio caldamente di spostarvi con il bus).

Infine, dalla stazione dei treni di Sintra partono anche i bus per raggiungere Cascais e Cabo de Roca. Non so dirvi di più perché, per mancanza di tempo e a causa del clima, dopo aver visitato Sintra sono rientrata direttamente a Lisbona.

Ultimissima info per chiudere questa guida su cosa fare e cosa vedere a Sintra: al centro della cittadina, a pochi passi dal Palacio Nacional, c’è l’ufficio del turismo. Lì vi forniranno tutti i depliant che volete, vi illustreranno il percorso del bus 434 e risponderanno a tutte le vostre domande sulle attrazioni del piccolo paese.
Non mi resta che augurarvi una buonissima gita!

 

Leggi anche

Cosa fare a Lisbona: esperienze da provare

Cosa vedere a Porto, bellezza decadente del Portogallo

Viaggio nel Portogallo del nord: 7 giorni tra Porto e dintorni

Piatti tipici portoghesi: 12 specialità da provare

Exit mobile version