08 Gen Cosa vedere a Trieste, perla del Nord Est
Se oggi voglio raccontarvi cosa vedere a Trieste è perchè sto attraversando uno di quei lunedì difficilissimi. Uno di quelli che ti piombano sulla testa come macigni dopo giorni sereni di mangiate e relativi abbiocchi, regali, baci e abbracci. Uno di quei lunedì in cui persino sbadigliare ti affatica. E le dita che battono sulla tastiera risultano leggere come il piombo.
Perché se da un lato è vero che persino durante le feste natalizie si è lavorato o comunque non si è spento il pc, è anche vero che da oggi la musica cambia. Oggi, è ufficiale, si ricomincia. Da oggi, lunedì 8 gennaio, si fa sul serio.
E io scelgo di fare sul serio inaugurando il 2018 del mio blog di viaggi Alla fine di un viaggio scrivendo di una delle mie città italiane preferite, situata in una delle mie regioni preferite, il Friuli Venezia Giulia. Quella che fino a qualche anno fa non conoscevo e che adesso, beata me, riesco a raggiungere almeno un paio di volte l’anno.
Vi racconto cosa vedere a Trieste, consapevole però che dovrò tornarci ancora altre volte per visitare le tantissime altre cose che ancora mi mancano (che sfortuna direte voi, eh?).
Qui invece trovate le cose da vedere nei dintorni della città.
Le cose da vedere a Trieste
Il Molo Audace e le rive
Un consiglio: se siete in auto parcheggiate lungo le rive, poco dopo il centro città. Avrete così modo di ripercorrere a piedi un tratto magico in cui vi basterà un’occhiata per cogliere alcuni degli aspetti principali che legheranno Trieste al vostro cuore per sempre. Lo stesso tratto di strada che compio a piedi io ogni volta che ci vado.
Immergetevi in quel blu immenso che sporge dai moli, quello in cui, se non fosse per qualche nuvola, non si distinguerebbe la linea di confine che separa il cielo dal mare. Osservate il profilo elegante della città che dal Carso scende verso la costa, quella sua aria da straniera per cui, come capita a tutti, penserete di trovarvi di fronte a una piccola Vienna.
Giunti all’altezza del centro buttatevi tra le braccia del vento percorrendo uno dei moli più celebri d’Italia, il Molo Audace. Fate un giro su voi stessi e vedrete che non vi mancherà niente: da un lato avrete la bellezza imperiale di Trieste, dall’altro lato avrete il suo mare aperto.
Piazza Unità d’Italia e il Borgo Teresiano
Pochi passi dal Molo Audace ed entrerete in una delle piazze più belle in cui vi sia mai capitato di mettere piede: Piazza Unità d’Italia, un salotto elegante con, al centro, una fontana fortemente evocativa del mondo. Una piazza che brilla di una luce accecante bianca e forte.
Tutto intorno si sviluppano gli intrecci geometrici del Borgo Teresiano, il quartiere voluto dagli imperatori in cui Trieste sfodera il meglio della sua personalità austriaca. Ve ne accorgerete sbirciando dentro i caffè storici, ammirando i dettagli degli edifici, fermandovi in Piazza della Borsa per scattare qualche foto.
Andando avanti giungerete in uno dei miei angoli preferiti della città: il Canal Grande. Lì, dove palazzi e botteghe si specchiano sull’acqua. Una volta arrivati non dimenticate di fare un saluto a James Joyce: è affacciato al Ponte Rosso che vi aspetta.
La chiesa serbo ortodossa di San Spiridione
Ancora un segno di quanto Trieste sia immersa nell’Europa. Di quanto sia un crogiolo di popoli e culture, di quanto sia terra di passaggio e di confine.
Bellissima dentro e fuori, la chiesa serbo ortodossa intitolata a San Spiridione. Le sue forme bombate e le cupole azzurrine vi attrarranno a sé mentre passeggiate sul Canal Grande. Al suo interno, una diapositiva emozionante del vicinissimo est.
La città vecchia di Trieste
O, meglio ancora, la città vecia.
Impossibile visitare Trieste e resistere alla tentazione di immergersi in quel nido colorato di vicoli, studenti e osmize dove assaporare la cucina locale. La Trieste delle botteghe e degli artigiani confinante con l’ex ghetto ebraico. Piccole isole protette dalle spalle del centro sontuoso e da scoprire soltanto a piedi.
Un altro dei luoghi di Trieste centro che non mi stanco mai di percorrere.
La Cattedrale di San Giusto e il Castello
I luoghi del patrono della città che fanno capolino da una collina.
Il Castello di San Giusto, e le sale del Museo Civico custodito al suo interno, raccontano un pezzo di storia affascinante e fondamentale per la storia di Trieste.
Ma salire fin lassù ha un altro preziosissimo perché: ed è la vista panoramica sull’intera città, sui suoi colori e sulla sua costa. Impossibile non inserirla tra i suggerimenti su cosa vedere a Trieste.
La Risiera di San Sabba
Il serbatoio di una memoria triste, dichiarato Monumento Nazionale negli anni’60.
Uno spazio neanche troppo esteso, che al suo interno fu in grado di ospitare alcune delle atrocità più crudeli della storia dell’umanità. Da edificio per la lavorazione del riso, infatti, la Risiera di San Sabba divenne, durante la Seconda Guerra Mondiale, luogo di prigionia, smistamento dei deportati, deposito di beni razziati, detenzione ed eliminazione. Alcuni degli ambienti sono rimasti quelli di allora.
Ho visitato la Risiera la scorsa estate. Qui trovate le mie riflessioni e i motivi per cui merita di entrare in una lista di appunti su cosa visitare a Trieste: Visitare la Risiera di San Sabba a Trieste.
Trieste e dintorni
Il Castello di Miramare
La Trieste da vedere e da amare si estende ben oltre il centro città. A circa 8 km si trova infatti un piccolo castello candido, immerso nel silenzio della splendida riserva naturale che lo avvolge. Ed essendo prepotentemente affacciato sul Golfo, il Castello di Miramare possiede come cornice naturale il blu profondo dell’Adriatico del Nord.
All’esterno, il Castello propone l’ordine rilassante di un giardino all’inglese. Le sale all’interno, tra arredi e dipinti, raccontano la sontuosa quotidianità dei nobili che lo hanno vissuto.
Io, personalmente, ho amato più il giardino. Un posto in cui lasciar liberi i sogni.
La Grotta Gigante
Una meraviglia nascosta sotto la terra rossa del Carso. Una cavità all’interno della quale si può scendere fino a 100 metri per esplorare l’incredibile mondo segreto formatosi a partire da milioni di anni fa.
Lungo gli 850 metri di percorso guidato farete amicizia con Ruggero, la stalagmite più alta della Grotta Gigante, un giovanotto che di anni ne ha almeno un paio di centinaia di migliaia.
Il Castello di Duino e la baia di Sistiana
Il Castello di Duino è un’altra finestra aperta sul Golfo. Belle le sale interne del castello, ma i piccoli cortili e i viali alberati che lo circondano sono pura poesia.
A breve distanza, inoltre, parte il panoramicissimo sentiero Rilke, dal nome di uno degli ospiti più illustri che alloggiarono nel castello. Se amate il mare e la natura (e avendo scelto Trieste e il Friuli Venezia Giulia come meta probabilmente sarà così) questa camminata dovete farla. Butterete lo sguardo sulla splendida Baia di Sistiana. E se capitate lì in estate, di Sistiana avrete la fortuna di testare anche le spiagge. Vedrete un mare che, secondo me, non ha nulla da invidiare a quello di altre regioni, parola di sicula!
Infine, da quelle parti si nasconde un altro mio luogo del cuore: il porticciolo di Sistiana, attorno al quale amo passeggiare persino in inverno (bora permettendo).
La strada Napoleonica a Opicina
Ancora un percorso panoramico tra terra e mare. I chilometri macinati a piedi non possono proprio mancare tra i consigli di viaggio rivolti a chi si chiede cosa fare a Trieste e, in generale, a chi sta per visitare il Friuli Venezia Giulia.
La strada Napoleonica parte dall’obelisco di Opicina, bellissimo comune in collina a 7 km da Trieste. Una camminata facile facile di circa 5 km che vi omaggerà di immagini preziose: quella della città lontana e la sua lunga costa, tanto per cominciare. Il mare immenso che vi accompagnerà passo dopo passo, per proseguire. E sarete fianco a fianco con le pareti rocciose del Carso, altro elemento naturale imponente e fondamentale per tutta la zona e la sua storia.
Infine, se sarete fortunati come lo sono stata io, potrete persino fermarvi a guardare esperti e meno esperti che si cimentano nelle arrampicate.
Che ne dite, sono riuscita ad alleggerirlo almeno un pochino, questo terribile lunedì?
Se la vostra risposta dovesse essere “non ancora” potremmo provare a sconfiggerlo del tutto dando un’occhiata agli altri articoli che ho dedicato finora al Friuli Venezia Giulia e che trovate qui:
Cosa vedere in Friuli Venezia Giulia: piccolo itinerario
Cosa vedere a Gorizia tra paesaggi bellissimi e luoghi della memoria
Da fare in Friuli Venezia Giulia: una gita ai laghi di Fusine e a Monte Santo di Lussari
Visitare Grado tra calli e laguna
I colori d’inverno: un altro buon motivo per visitare il Friuli Venezia Giulia
Friuli Venezia Giulia: tutto quello che ignoravo
Secondo me adesso dovrebbe andare molto meglio 😉
Erica
Posted at 15:36h, 13 GennaioAdoro Trieste e voglio tornarci appena possibile, per sfruttare i tuoi preziosi consigli!
Alla fine di un viaggio
Posted at 08:38h, 15 GennaioGrazie mille, Erica!
Buona giornata 🙂
Sofia Melo
Posted at 23:48h, 14 AprileCiao da Portogallo! Questo articolo mi è piaciuto molto. Sono andata a Trieste nel 2014 e mi sono innamorata di questa città bellissima e suggestiva. Anche molto letteraria…Prossima volta a Trieste (spero…) seguiró i tuoi suggerimenti 🙂
Alla fine di un viaggio
Posted at 10:16h, 16 AprileGrazie mille!
Io invece mi sono innamorata del tuo Portogallo <3. Sono stata a novembre a Lisbona per la prima volta e spero di tornarci presto. Inoltre vorrei vedere tantissime altre città piccole e grandi. Ti chiederò consiglio quando riuscirò a organizzare il viaggio 🙂 A presto!
Sofia Melo
Posted at 17:50h, 19 Aprile🙂 Vero, Lisbona è bella bella!
Ti darò dei consigli, volontieri! 😉
Benvenuta a Portogallo!!!!
Rodolfo
Posted at 18:27h, 29 AgostoArticolo molto bello e veritiero. L’ho letto molto volentieri. Spero a questo punto di rivederti a Trieste al più presto, magari d’inverno.
Alla fine di un viaggio
Posted at 07:54h, 03 SettembreGrazie di cuore. A presto e buon settembre!
Mevi Roberta
Posted at 18:09h, 19 Febbraiobrava, bella esposizione
Alla fine di un viaggio
Posted at 18:19h, 19 FebbraioGrazie davvero di cuore.
Patrizia
Posted at 11:27h, 21 DicembreCome prima visita ci sono stata tre giorni a febbraio, e aspetto con trepidazione la seconda, naturalmente volta ad approfondire i dettagli storici. E ho visto anch’io la linea di separazione fra cielo e mare che non si vede, in più il mare liscio come l’olio… davvero suggestivo!! Una calma e una bellezza che è difficile descrivere.