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Cosa vedere a Bologna: itinerario del centro storico

A giorni il mio ritorno a Bologna compirà due anni (se il riassunto delle puntate precedenti vi interessa potete trovarlo qui: Bologna 2016, il ritorno).
In tutto questo tempo, sulla mia città adottiva ho scritto tanto (le ho dedicato persino una specifica sezione del blog: Vivere a Bologna). Ma mi sono resa conto di non essermi mai spinta fino al dettaglio di una guida su cosa vedere a Bologna

Come sempre, quando si descrivono grandi città dall’innegabile importanza (e bellezza) ridurre tutto quello che c’è da visitare a una o due pagine di itinerario risulta quasi irritante. E molto inverosimile. Ciò non toglie però che, per come capita di viaggiare e a spostarci oggi, le formule del “cosa vedere nel posto X in uno o due giorni” funzionino parecchio. E allora, dato che di Bologna ho sempre vantato le dimensioni ridotte e le sue strade piacevoli da percorrere a piedi, ho pensato che un piccolo itinerario del suo centro storico, da affrontare rigorosamente camminando (tanto è così bella che non sentirete la fatica, garantito), potrebbe stuzzicare la curiosità di qualcuno che non l’ha ancora mai visitata. 

Cosa vedere a Bologna due torri

Una passeggiata per Bologna: cosa vedere e cosa fare

Le Due Torri 

Davvero pensavate di iniziare il vostro giro a piedi di Bologna da un qualsiasi posto che non sia la piazza delle Due Torri? Naaaaaaa, impossibile!
La più alta, la Torre degli Asinelli la vedrete da diversi punti della città, anche a svariati chilometri di distanza. Capite quindi come mai io non abbia ancora raccolto il coraggio sufficiente (e soprattutto le forze) per salire fino in cima. Voi, se siete abbastanza coraggiosi e forzuti, fatelo. Da lassù avrete tutta la città ai vostri piedi.

Piazza Maggiore

Una volta scesi dalla torre, raggiungete Piazza Maggiore, lo splendido cuore monumentale di Bologna. Non saprete da che lato voltarvi, non ci sarà un solo angolo della piazza che non vi sembrerà degno di attenzione. A partire dalla fontana del Nettuno che i bolognesi finalmente, dopo un anno di lavori di restauro, possono ammirare di nuovo. Per proseguire con i palazzi che la circondano, come Sala Borsa (sede centrale della biblioteca comunale, un luogo così speciale da rendere le ore di studio leggere come piume), Palazzo Re Enzo e Palazzo Accursio (dove vi consiglio di entrare). E poi c’è lei, che con la sua imponenza cattura lo sguardo di chiunque si avvicini alla piazza: la Basilica di San Petronio.

Cosa vedere a Bologna piazza maggiore

Cosa vedere a Bologna centro   Cosa vedere a Bologna il Palazzo Accursio

Palazzo dell’Archiginnasio

Dopo aver ammirato Piazza Maggiore da ogni suo angolo, fiondatevi sotto il portico che vedete a sinistra di San Petronio: vi condurrà al Palazzo dell’Archiginnasio, altro posto dove vi suggerisco di entrare per fare una scorta consistente di bellezza e cultura. Il mio consiglio? Rifatevi gli occhi tra le sale della biblioteca e lasciatevi affascinare dalla storia del Teatro Anatomico. Qui, un tempo, si svolgevano le lezioni di anatomia. Tenete presente che proprio in questo palazzo grandioso aveva sede l’università più antica del mondo occidentale.

L’altro ambiente indimenticabile all’interno di Palazzo dell’Archiginnasio è la sala dello Stabat Mater (che prende il nome dall’opera Stabat Mater di Gioachino Rossini), meravigliosamente affrescata e impreziosita da centinaia e centinaia di volumi antichissimi.

Salaborsa

Quante ore trascorse all’interno di Salaborsa. A studiare sui suoi banchi in religioso silenzio, a consultare libri comodamente seduta nelle poltrone del corridoio o a scorrere titolo dopo titolo sugli scaffali, sempre in cerca di qualcosa di entusiasmante. Ora che ci penso, una delle prime cose che ho fatto quando sono tornata a vivere a Bologna nel 2016 è stato rinnovare la tessera di Salaborsa, che, giustamente, dopo dieci anni di assenza era scaduta.

Se in questo itinerario su cosa vedere a Bologna vi suggerisco di varcare la soglia magica della sua biblioteca centrale è perché Salaborsa, per i bolognesi e tutti quelli che vivono in città e qui frequentano l’università, rappresenta qualcosa di molto caro. Per me lo è tanto, per cui abbiatene cura.

Oltre a poter consultare i millemila volumi della biblioteca, sappiate che in Salabora si tengono anche mostre temporanee ed eventi di ogni tipo. Nella hall ho visto esposizioni fotografiche dedicate al nostro tempo davvero significative. Non solo: in autonomia o tramite visite guidate potrete accedere agli scavi archeologici che si celano sotto la pavimentazione odierna e che raccontano la Bologna del XVI secolo.

Il Quadrilatero di Bologna

Tornate verso Piazza Maggiore ed entrate in via Clavature. Vi troverete in un piccolo distretto di vicoli e stradine che si incrociano tra loro. A farla da padrone nel bel Quadrilatero bolognese sono i locali per l’aperitivo e le osterie. 
La Bologna tra presente e passato: oltre ai bar alla moda troverete tanti negozi che hanno conservato le insegne antiche delle botteghe precedenti. Una cosa che a me fa impazzire quando giro per la città. Il moderno che penetra rispettosamente in quello che c’era prima. Incontrerete gli artigiani, i negozi di frutta e verdura e tante, tantissime pescherie.
Tra le vie del Quadrilatero bolognese si respira aria di benessere. Fatevi prendere, perdetevi, curiosate. E non dimenticate di entrare nella bellissima Chiesa di Santa Maria della Vita.

Cosa vedere a Bologna Quadrilatero   

Piazza Santo Stefano

La piazza dalla forma strana che avvolge e protegge. Per me Piazza Santo Stefano è la prima tra le cose da vedere a Bologna. Affettivamente ed emotivamente parlando. Per farvi capire a che livello di affettività mi riferisco potete leggere il post che scrissi un po’ di tempo fa: A Piazza Stefano.
All’interno del complesso delle Sette chiese troverete un mondo dal quale non vorrete più uscire. Ma sarà la piazza a farvi innamorare, così come è successo a me tanti anni fa, quando ci misi piede per la prima volta. E dai tempi universitari ho portato lì i miei piedi così tante volte che ho smesso di contarle. Di mattina, di sera, di notte, nel weekend, di giorno feriale, con la pioggia, con il sole. Non c’è mai stato niente che mi frenasse dai miei appuntamenti imperdibili con Piazza Santo Stefano tutte le volte che ne ho avvertito la voglia. 
Avevo ventuno anni quando mi sono trasferita per la prima volta a Bologna. Ma è come se in quella piazza ci fossi nata e cresciuta.

Cosa vedere a Bologna Piazza Santo Stefano

Cosa vedere a Bologna la piazza delle Sette chiese

Corte Isolani e Strada Maggiore

Da uno dei portici di Piazza Santo Stefano potrete accedere in uno dei regni incantati della Bologna bene: la bellissima Corte degli Isolani. Attraversatela mangiando con gli occhi ogni particolare: che siano le vetrine dei negozi e delle piccole gallerie d’arte, o il cortiletto sul quale si affacciano alcuni ristoranti o, non appena uscite, le travi del soffitto. Nel cuore del loro legno scuro nascondono uno dei sette segreti di Bologna: chissà se riuscirete ad aguzzare la vista fino a scorgerlo. Io, pur conoscendolo, spesso non ci riesco.
Usciti dalla Corte degli Isolani vi troverete in Strada Maggiore. Una di quelle vie bolognesi che ormai conservano la traccia dei miei passi per quante volte l’ho percorsa in su e in giù. Vi consiglio di fare altrettanto, specie se subite il fascino dei portici. E ve lo consiglio non perché ci siano disseminate chissà quali attrazioni ma semplicemente perché è bella, godibile, fa molto “Bologna centro”. Arrivate al Portico dei Servi, richiamate alla mente Francesco Guccini e alcuni dei suoi versi più famosi (Ricordi fui con te a Santa Lucia, al portico dei Servi per Natale,credevo che Bologna fosse mia: ballammo insieme all’anno o a Carnevale). A me risuonano nella testa ogni volta che passo da lì (per la cronaca: il brano è Eskimo, quello che inizia con la super abusata Questa domenica in settembre).
All’altezza del Portico dei Servi, si apre sulla sinistra Piazza Aldrovandi, lì dove Bologna ricorda un po’ Parigi. E, in generale, su Strada Maggiore si aprono tanti di quei vicoli tipicamente bolognesi, con le case vecchie e colorate, che consumerete la vostra fotocamera. 
Ve lo avevo detto che valeva la pena passare di qua, no?

Cosa vedere a Bologna Santa Maria dei Servi

Cosa vedere a Bologna strada maggiore

Cosa vedere a Bologna su Strada Maggiore

Il quartiere universitario di Bologna

Per tornare verso il centro, entrate in uno di quei vicoli colorati e giungete in via San Vitale, la sorella di Strada Maggiore dal volto più multietnico. Vi trovate in un’altra via tipicamente bolognese, piena di bar, piccoli negozi di accessori e abbigliamento (stavolta vi trovate in una zona per tutte le tasche) e, soprattutto, gli immancabili mini market gestiti da pachistani, indiani e bengalesi. Vere e proprie ancore di salvataggio che, restando aperti fino a orari improponibili e persino la domenica, risolvono da sempre le cene e i dopocena di tutti gli studenti che hanno scelto Bologna per i loro anni da universitari.
Subito a destra delle Torri trovate l’ingresso di via Zamboni, la storica via dell’Università. 
Che dire? Avete appena varcato l’ingresso di un pezzo di me e della mia storia. Siete approdati in un mondo di ricordi. Il percorso che vi suggerisco si snoda tra via Zamboni, via Mascarella, via delle Belle Arti e via Marsala. Sarete circondati da tanti volti giovani e giovanissimi. Da pub, pizzerie economiche, trattorie storiche e locali che propongono piatti tipici di ogni parte del globo. Da murales, graffiti, biciclette incatenate a qualsiasi cosa che possa ricordare un palo. Tra l’altro, in zona ci sono alcune delle librerie più belle di Bologna, dove vi consiglio di fare un salto.
Come sempre, i portici vi guideranno attraverso piccole piazze, saracinesche colorate, palazzi storici e, soprattutto, tanta ma tanta vita.

cosa vedere a Bologna nella zona universitaria

Cosa vedere a Bologna Piazza Verdi

Cosa vedere a Bologna via Mascarella

Ghetto Ebraico di Bologna

A questo punto non vi resta che fare il vostro ingresso in uno dei miei luoghi preferiti di Bologna: l’ex ghetto ebraico. Il vecchio quartiere, dove gli ebrei bolognesi vennero costretti nella metà del Cinquecento, aveva confini ben definiti, tutt’oggi piuttosto evidenti: i due cancelli che sbarravano il ghetto dal resto del mondo sono ancora lì. 

Si tratta di un quartiere piccolissimo, percorso da poche vie dai nomi emblematici (via de’ Giudei, via dell’Inferno, via Canonica, e così via). Quello che a me ha sempre sorpreso è il senso di quiete e il silenzio che lo domina, nonostante si trovi nel cuore di una delle città più vivaci e vissute d’Italia. Fianco a fianco di locande e locali per l’aperitivo.

Passeggiando lungo le vie del ghetto incontrerete la vecchia Sinagoga e il Museo ebraico; se vi va di saperne un po’ di più sulla storia della comunità ebraica in Emilia Romagna è la vostra occasione. 

Vedrete anche botteghe originali e posti deliziosi in cui fermarsi per un caffè o una cena. In un certo senso, vi accorgerete che essere qui è come ritrovarsi in un nido, in una dimensione diversa, estranea alle logiche della grande città.

Scoprire i canali di Bologna

Cambiamo decisamente tono per giungere a qualcosa di molto diverso. Visitare Bologna a piedi significa anche questo: attraversare quartieri molto diversi tra loro che tuttavia risultano, in qualche modo, straordinariamente armonici e omogenei. 
Percorrete via Marsala fino alla fine. Lasciatevi distrarre solo da una veloce ma imperdibile tentazione: la romantica finestrella sul canale in via Piella. Fatelo se avete voglia di farvi sorprendere posando lo sguardo su qualcosa che non vi sareste mai aspettati di trovare. E, per l’ennesima volta da quando avete iniziato questo itinerario a piedi lungo il centro di Bologna, innamoratevi. 

Cosa vedere a Bologna i canali nascosti

I negozi di Bologna centro: fare shopping in via Indipendenza

Riprendete via Marsala e arrivate all’incrocio con via Indipendenza. Vi troverete a passeggiare lungo il portico più trafficato della città. Più trafficato e, soprattutto, dove il cammino procede più lento: abbiate pazienza, siete nel cuore commerciale del centro, oltre che in una delle vie principali. Anzi, smettetela di sbuffare perché quelli davanti a voi vanno a passo di lumaca. Se proprio non avete voglia di dedicarvi allo shopping concentratevi sulla bellezza intorno a voi (folla esclusa): quella dei portici, ad esempio. O dei vicoli che si aprono su via Indipendenza e che, come noterete, presentano un volto completamente differente.

Cosa vedere a Bologna via Indipendenza

Il quartiere storico del Pratello

Cosa visitare a Bologna se non uno dei quartieri che hanno contribuito a delinearne la storia, la cultura e che ancora adesso mantiene una forte personalità e non manca di far sentire la propria voce? Fate un salto al Pratello, datemi retta. La sera, specie nel weekend, è un susseguirsi di luci, risate, gente per strada con una birra in mano, tavoli pieni. Di giorno, sempre nel weekend, se amate la street art e avete voglia di scoprire quanto Bologna sia creativa potrete attraversare quei seicento metri puntando con lo sguardo le saracinesche abbassate dei negozi e dei bar. E godendovi la quiete di un quartiere che la notte prima ha sicuramente fatto tardi e resterà a poltrire almeno fino all’ora dell’aperitivo.
Di fianco a via del Pratello si apre un altro squarcio di vita (e, per me, di ricordi): Piazza San Francesco, da sempre luogo di bivacco (in senso positivo), di chiacchiere (quasi sempre con il famoso bicchiere in mano) e di ritrovo.

Cosa vedere a Bologna quartiere Pratello

Cosa fare a Bologna: visitare il museo di arte moderna MAMbo

Una istituzione per i bolognesi e per chi viene a visitare la città.
Il MAMbo è uno dei musei principali di Bologna e, come tale, offre un calendario di mostre ed eventi di tutto rispetto. Punto focale: l’arte moderna.
A parte la collezione permanente, dedicata a Giorgio Morandi e altri artisti bolognesi dell’epoca recente, sono imperdibili le mostre temporanee. Sono certa che, per quanto riguarda la programmazione del MAMbo, sarete fortunati qualsiasi periodo scegliate per visitare Bologna.

Altri musei di Bologna da vedere

Se in una guida su cosa vedere a Bologna il MAMbo rimane sempre un must, sappiate che se siete dei veri appassionati di arte, storia e cultura dovete tenere sotto controllo anche il calendario delle mostre proposte da altri musei del centro storico. Vi consiglio ad esempio di guardare cosa c’è in programma a Palazzo Pallavicini (in via san Felice) e Palazzo Albergati (in via Saragozza) che, oltre a proporre sempre eventi di un certo livello, sono anche due palazzi storici e bellissimi di per sé. Nel tempo ho visitato mostre molto interessanti anche all’Archiginnasio, a Palazzo Accursio (che è la sede del comune), Palazzo Ghisilardi Fava (si trova in via Manzoni e ospita le collezioni del Museo civico Medievale) e a Palazzo Pepoli (dove ha sede il Museo della Storia di Bologna). Qui trovate un elenco dei miei 15 musei di Bologna preferiti. Quasi tutti, oltre alle esposizioni permanenti prevedono anche un ricco calendario di eventi e mostre temporanee. 

Il Mercato Ritrovato 

A chiunque chiediate consigli su cosa vedere a Bologna in uno, due, tre o infiniti giorni nessuno vi dirà mai di passare da via Azzo Gardino. Lo faccio io sull’onda dell’affetto e dei ricordi.
Dal MAMbo a uno dei quartieri in cui ho trascorso più tempo nell’arco dei miei anni da studentessa universitaria è un attimo. La “pittoresca” (ho aperto virgolette perché il termine si adatta a come la vedo io ma non sono certa che sia calzante in assoluto) via Azzo Gardino è lì a due passi. Ad aspettarvi ci sono il Dipartimento di Comunicazione e, soprattutto, la Piazzetta Pier Paolo Pasolini con l’amato cinema Lumiere e il Mercato Ritrovato che si svolge ogni sabato.
Forse per voi sarà niente ma per me è un tutto. A voi questa zona di Bologna non dirà niente, a me invece racconta quante cose siano cambiate rispetto a dieci (e più) anni fa, quando studiavo tra le quattro mura di quella strada. E via Azzo Gardino, rispetto ai miei tempi, è decisamente un luogo da vivere. Anche e soprattutto d’estate, con la rassegna di eventi che si tengono all’aperto nel Parco del Cavaticcio
Ogni volta che ci passo mi sembra di attraversare un set cinematografico. In realtà, ancora una volta, a delinearsi è uno dei tantissimi volti di Bologna.

Cosa vedere a Bologna via Azzo Gardino

cosa vedere a bologna in via azzo gardino

Bologna, curiosità da vedere (e sapere)

Aspettate un attimo! Non avrete mica già voglia di scappare?
Vi do ancora qualche informazione per arricchire ulteriormente nonché rendere più insolito il vostro itinerario a piedi del centro bolognese.
Vi lascio alcune delle curiosità da vedere a Bologna: aneddoti, spunti e posti particolari della città che non tutti conoscono (compresi gli autoctoni). Elementi spesso invisibili, davanti ai quali i bolognesi passano e ripassano a piedi duecento volte senza neanche farci caso (o senza essere a conoscenza della storia che ci sta dietro).

Il voltone del Podestà: pensereste mai che tra le curiosità di Bologna vi sia un luogo dove potersi parlare dandosi le spalle, appoggiando il viso contro un muro e stando a una distanza di qualche metro dal proprio interlocutore? Ecco, se vi va di provare questo giochino divertente dovete andare in Piazza Maggiore, fermarvi sotto il voltone del Podestà e piazzarvi ai due angoli opposti. E come per magia, anche se in piazza dovesse esserci la banda che balla, suona e canta voi riuscireste comunque a sentirvi!

Le frecce di Corte degli Isolani: questa è per chi ha una vista da falco. Tra le curiosità da vedere a Bologna vi sono le famose frecce conficcate sul portico di legno all’ingresso di Corte degli Isolani. Si narra che siano lì da secoli per colpa di una nobildonna che, mostrandosi a seno nudo alla finestra, distrasse gli arcieri che scagliarono le loro frecce verso l’alto. Quasi sicuramente, una volta giunti sotto il portico vedrete qualche curioso o un turista con il naso all’insù e lo sguardo intento nel cercare di cogliere l’esatta posizione delle frecce. Ve lo dico già, non è affatto semplice scovarle. Non a caso, questo è uno dei sette segreti di Bologna!

La casa di Lucio Dalla: se siete fan del compianto cantautore lo saprete già. Nel cuore di Bologna, nell’elegantissima via D’Azeglio, a pochi passi da Piazza Maggiore, vi è la casa che fu di Lucio Dalla (e che è tuttora aperta alle visite guidate). Se però svoltate l’angolo, girate in piazzetta dei Celestini e alzate gli occhi verso il balconcino del primo piano avrete una dolce sorpresa.

La prospettiva del Nettuno: questa è famosa, l’avrete sentita di sicuro. Per i bolognesi il Nettuno, l’imponente e amatissima statua dell’omonima piazza che presiede l’omonima fontana è un vero mito. Oltre che un punto di incontro fisso per qualsiasi appuntamento. Ma provate a mettervi alle spalle della statua, sul lato destro, e da quella posizione guardate lateralmente il vostro bel Nettuno. Notate qualcosa di strano? Vi do un aiutino: l’illusione della prospettiva! Non crederete ai vostri occhi e vorrete (erroneamente) fargli tanti complimenti!

bologna curiosità da vedere

Il murale dedicato a Umberto Eco: è ritratto assieme a decine di libri, probabilmente in memoria della sua filosofia che racchiudeva l’idea del labirinto, della biblioteca e della conoscenza. Il murale, inaugurato nel 2019, ritrae una delle personalità della cultura più imponenti di sempre in uno dei quartieri più vivaci della città. Siamo in via Azzo Gardino, a pochi passi dal cinema Lumiere e dal Dipartimento di Comunicazione, in un luogo di Bologna dove accadono eventi, mercati, festival. Dove ci si incontra e si cresce insieme. 

La superstizione della Torre degli Asinelli: se state pianificando cosa vedere a Bologna ma dovete ancora laurearvi che non vi venga in mente di salire in cima alla Torre più rinomata della città! Vi porterebbe una sfortuna immensa e finireste per prendere la laurea nel duemilaemai!

Il portico di San Luca: Da secoli, il portico più lungo del mondo accoglie lungo i suoi tre e passa chilometri i pensieri, i fioretti e le promesse dei pellegrini che decidono di affrontarlo. Oggi, lo si percorre anche per sport, per divertimento o per la soddisfazione di giungere in uno dei punti più belli e panoramici della città, la Basilica di San Luca. Ma sapete che il portico è formato da 666 archi? Il richiamo è chiaramente al demonio, che nell’iconografia si allunga come un serpente fino a giungere ai piedi della Madonna (ossia alla chiesa).

La Via degli Dei: sapevate che proprio da Bologna parte uno dei cammini più belli del Nord Italia? Piazza Maggiore è infatti una delle due estremità della Via degli Dei, il percorso che conduce a Piazza della Signoria a Firenze passando per l’Appennino.

La statua di Ugo Bassi: nel vostro itinerario su cosa vedere a Bologna ci sarà sicuramente anche lui. Ugo Bassi fu un prete e patriota del Risorgimento, ucciso dagli austriaci proprio a Bologna. La statua, realizzata da Carlo Parmeggiani alla fine dell’Ottocento, si trova all’incrocio tra via Ugo Bassi e via Nazario Sauro e, come vedrete, sembra indicare un punto lontano. Ebbene, trattasi di Roma, meta ultima dei garibaldini per l’Unità di Italia.

Cannabis protectio: questa è divertente. L’ultima delle curiosità da vedere a Bologna è un altro dei sette segreti della città. Protagonista è la scritta in latino che si legge su un muro di via Indipendenza: “Panis vita, cannabis protectio, vinum laetitia”, dove la “protectio” alla quale ci si riferisce è di dubbia natura. Potrebbe trattarsi di una protezione dal dolore, oppure di proteggere la ricchezza. In questo caso, la scritta si riferirebbe al commercio di canapa, piuttosto fiorente in città, nei secoli passati.

Ristoranti di Bologna: dove mangiare e dove bere

Da un certo punto di vista, Bologna è come la Sicilia: la cucina è squisita e non mancano le opportunità di mangiare più o meno a tutte le ore. Insomma, come per la Sicilia vale la regola che chi viene da queste parti deve mettere da parte qualsiasi proposito di stare a dieta. Anche perché, diciamolo, vuoi venire a Bologna e resistere alla tentazione di abbuffarti di tortellini, tirelle con salumi e zuppa inglese?
Se la risposta è no, qui trovate la mia selezione di ristoranti e pizzerie di Bologna preferiti e i locali in cui offrono la migliore cucina etnica. Se non avete proprio fame ma più voglia di qualcosa di buono (perdonate la citazione, mi è uscita dal cuore), qui trovate un elenco dei locali in cui fare l’aperitivo che più mi aggradano.

Altre cose da vedere a Bologna

Per la cronaca, questo è più o meno il giro che propongo (o impongo?) io a tutte le persone che vengono a trovarmi e hanno voglia di conoscere la città.
Come dicevo, si tratta di un itinerario pensato per essere seguito a piedi nell’arco di una giornata. Volendo, avrei potuto aggiungere tante ma tante altre tappe. Solo che a quel punto, chiaramente, una sola giornata non basta più. Se avrete la fortuna di fermarvi da queste parti più a lungo potrete dare un’occhiata anche alle cose da vedere a Bologna fuori dal centro oppure, se capitate qui in una stagione fortunata, ai parchi straordinari che circondano la città.
A questo proposito, il consiglio che sento di darvi dal profondo del mio cuore è di trascorrere a Bologna più tempo possibile. Più a lungo vi fermate qui e meglio è. Godetevela, passeggiatela, ammiratela. È una città sorridente dai ritmi tutto sommato sereni, non ama che voi corriate per vedere in poco tempo il più possibile ma preferisce che voi vi adeguiate al suo passo rilassato.

Come avrete capito se avete letto alcuni dei miei post più vecchi, per me Bologna è una di quelle per cui vale sempre la pena. Rischio di essere poco obiettiva quando si parla di lei. L’ho sempre guardata con gli occhi a forma di cuore, oggi come tredici anni fa quando mi ci trasferii per la prima volta. E mi auguro davvero che il suo spirito, la sua atmosfera e i suoi mille splendidi volti riescano a conquistare perdutamente anche voi.

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