Non è mai semplice rispondere a chi mi chiede cosa visitare durante una vacanza in Sicilia. Tuttavia, nell’eventualità di questa e altre domande “impegnative” tengo sempre in serbo un paio di risposte che mi lasciano vincere facile. Una delle cartucce che più amo giocare, ad esempio, consiglia al viaggiatore di dirigersi a sud e scoprire cosa vedere a Siracusa e nelle sue immediate vicinanze.
Poi, certo, vengono i soliti commenti su come si possa prediligere un itinerario invece di un altro all’interno di una regione che offre tanto come la Sicilia, e il conseguente “Fermati almeno 3 settimane. Noleggia una macchina e girala tutta. Tanto, ovunque vai, stai sereno che non sbagli”. Va più o meno sempre così.
Ma se effettivamente il tempo a disposizione per il viaggio in Sicilia non è tanto, l’idea di programmare un itinerario su cosa visitare a Siracusa rimane una delle più valide.
Sarà che quando vado a Siracusa lascio lì un pezzetto del mio cuore e ogni volta mi riprometto di prendere residenza a Ortigia, prima o poi. Sarà che trovo sempre ad accogliermi un sole dal volto pieno e gioioso che sembra non aspetti altro che riabbracciarmi. Sarà che quei 2-3 gradi in più della provincia siracusana sono una certezza assodata dei miei 36 anni di vita. Sarà tutto quello che volete ma, a parer mio, Siracusa è di una bellezza tale da lasciare poche parole.
Un’area, quella di Siracusa, che racchiude in sé tutto quello che generalmente si cerca durante un viaggio: il mare cristallino, le spiagge bianche, le oasi verdi, le città-gioiellino, la storia e l’archeologia. Un’area dorata in cui la Sicilia diventa una Grecia in miniatura.
Se volete colmare la curiosità che ha cominciato a stuzzicarvi leggendo questo post scorrete la mia mini guida su cosa vedere a Siracusa e scopriamo insieme quanto sia prezioso il territorio che avvolge la seconda punta della Trinacria.
Siracusa cosa vedere in città
Il Parco archeologico della Neapolis di Siracusa
L’Anfiteatro romano, il Teatro greco, le Latomie del Paradiso, l’Orecchio di Dioniso, la via dei Sepolcri. Un mondo ai piedi di Siracusa e dell’intera regione. Un patrimonio inestimabile per l’intera umanità. Uno dei luoghi da visitare in Sicilia che consiglio sempre a tutti.
Il parco archeologico della Neapolis di Siracusa è un complesso straordinario tra archeologia e natura. Vi regalerà un viaggio nel tempo, nel mito, nella storia, nella cultura.
Se dovete compilare una classifica di cosa vedere a Siracusa non ci sono dubbi: avete appena trovato la prima posizione.
Ortigia cosa vedere: i monumenti più belli
L’isola di Ortigia è lo scrigno che custodisce al suo interno gran parte dei tesori di Siracusa.
Vi accoglierà al suo ingresso in pompa magna, con i resti del Tempio di Apollo e le plurime personalità che ha assunto nei secoli. Da lì, esplorate i vicoli, proseguite senza meta, incuriositevi. Raggiungerete presto la piccola piazza con la fontana dedicata alla dea Diana e sarete pronti per immergervi nel chiarore accecante della splendida Piazza del Duomo di Siracusa. Con quella luce faticherete a tenere gli occhi aperti, una volta lì. Persino a dicembre, non credete.
Non state tanto a chiedervi cosa vedere a Ortigia, ma guardatevi intorno mentre camminate: non vedrete un solo palazzo che non sia in grado di incantarvi.
Dirigetevi verso il lungomare, in cerca dell’incredibile specchio di acqua dolce circondato dai papiri della Fonte Aretusa, al confine tra realtà e leggenda.
Lungomare di Ortigia
Camminate al lungomare e divorate con gli occhi la malinconica decadenza della città. Il suo colore chiaro, l’abbraccio con il mare blu. Magari, se la stagione lo consente, vedrete qualcuno tuffarsi. Di sicuro, verrete invogliati da una passeggiata lungo i piccoli moli che incontrerete e che vi spingeranno tra le braccia di quel blu. Regalate al mare occhiate generose ma non dimenticate il resto: il lungomare di Ortigia è costeggiato di palazzi barocchi straordinari, la cui eleganza e la cui imponenza avvicinano l’immagine di Siracusa a quella di una grande capitale.
Di profilo, e osservata da questa passeggiata al confine tra terra e mare, l’Isola di Ortigia vi sembrerà una meraviglia araba, o andalusa, o chi lo sa.
Ancora qualche passo tra i vicoli e le piazze di Ortigia e arriverete al Castello di Maniace, nella punta più estrema dell’isola. Se l’orario lo consente, tenetevi pronti ad abbracciare uno dei tramonti più spettacolari di tutta la Sicilia.
Castello di Maniace
Impossibile non suggerire una visita al Castello di Maniace a chi mi chiede cosa vedere a Siracusa.
Specialmente se avete amato le atmosfere dorate e (molto) assolate di alcune ambientazioni di Game of Thrones. Ora, non credo che al Castello di Maniace siano mai state girate delle serie tv (correggetemi se sbaglio), tuttavia in questa vecchia fortezza troverete qualcosa di familiare che a me, appunto, ha ricordato in primis alcune scene della serie della HBO. Ma non è solo questo. La visita al Castello mi ha riportato con la mente a tanti dei monumenti visti in Andalusia, in Portogallo e a Valencia: provate ad attraversare la grande sala e a non pensare alla Lonja de la Seda.
Somiglianze a parte, il Castello di Maniace di Siracusa rimane un luogo di interesse straordinario, da ammirare nonostante la sua (attuale) nudità: anzi, il fatto che oggi sia visibile quasi solo la sua struttura (e non tanto gli orpelli) gli restituisce una grandezza innata. E lo rende parte integrante e preziosa di un paesaggio blu di acqua, cielo e terra: affacciatevi dalle aperture presenti nel cortile inferiore e capirete.
Visitare Siracusa e non solo: cosa vedere nei dintorni
Palazzolo Acreide, uno dei borghi più belli d’Italia
Facile preda di attacchi acuti di esterofilia, un tempo a me interessava poco e niente di tutto questo. La Sicilia era solo la terra dalla quale ero fuggita per cercare qualcosa di più altrove.
Per fortuna, con gli anni sono cambiata e ho capito. Ho capito su che immenso tesoro ho poggiato i piedi per vent’anni e quanto poco lo abbia conosciuto. E, complice anche la voglia di raccontarla, con il tempo il desiderio di prendere la Sicilia a morsi esplorando persino i posti più piccoli e sperduti ha prevalso.
Palazzolo Acreide non è uno dei luoghi più piccoli e sperduti che potreste incontrare durante un viaggio in Sicilia; probabilmente, però, non compare sempre tra le prime tappe degli itinerari compilati dai viaggiatori. Io stessa l’ho visitato solo di recente.
Una volta che avrete esplorato cosa vedere a Siracusa, volgetevi ai suoi dintorni. E raggiungete uno dei borghi più belli d’Italia, situato sul versante ibleo della Sicilia, nel cuore della Valle dell’Anapo. Scoprirete un patrimonio barocco degno di Noto, Ragusa e della stessa Siracusa.
Vi sorprenderà il gran numero di bellezze che questa Sicilia così piccola e semi sperduta è in grado di presentare. Partite da Piazza del Popolo, una delle più importanti di Palazzolo Acreide, e percorrete il bel Corso Vittorio Emanuele, fiore del Barocco. Vedrete sfilare chiese bellissime come la Parrocchia di San Sebastiano e la Chiesa dell’Immacolata. Proseguite a piedi fino al colle del parco archeologico di Palazzolo Acreide (la salita è tosta ma posso assicurarvi che c’è di peggio) e lasciatevi avvolgere dal silenzio della valle che circonda il borgo, tra i resti del Teatro Greco e le Latomie. Ve lo avevo detto che sareste rimasti sorpresi.
Tornando verso il centro del paese, imboccate la via Acre, lungo la quale scorgerete il panorama sul piccolo quartiere medievale di Palazzolo Acreide, dominato dalle cupole imponenti della Chiesa Madre e della Basilica di San Paolo.
Io ho visitato il borgo una domenica mattina di dicembre e in giro non c’era nessuno. Le stradine minuscole del quartiere medievale di Palazzolo Acreide avevano un che di spettrale. E il bello è stato questo. È stato assaporare ancora una volta la ricchezza inconsapevole di questa Sicilia piccola, sperduta ma immensa, così ferma nel tempo. Così arcaica, così solitaria.
Per capire cosa intendo cercate i ruderi del Castello Medievale. Da lì avrete un’altra visuale privilegiata del borgo, con le casine che sembrano ammassate le une sulle altre, e della valle silenziosa e bellissima che lo circonda.
La spiaggia di Fontane Bianche
Il posto che dovete raggiungere se tutto quello che cercate è una pacifica giornata di mare. La spiaggia di Fontane Bianche è una delle spiagge di Siracusa più amate e frequentate, ed è lunghissima, per cui riuscirete a trovare facilmente il vostro posto del cuore. Avrete a vostra disposizione bar, ristoranti e impianti attrezzati di tutti i tipi. Oltre a chilometri di sabbia bianca e fine e un mare immenso, sempre caldo e cristallino.
La Riserva Naturale Orientata di Vendicari
Una riserva incontaminata che conserva al suo interno i resti del mondo. Dagli antichi greci all’epoca bizantina, dal Medioevo ai giorni nostri. Passeggerete infatti tra necropoli ma anche tra fortificazioni del XIII secolo e tonnare di oggi.
E nonostante tutto questo, non saranno (solo) il sito archeologico e le tracce delle civiltà passate a farvi desiderare di prendere la residenza all’interno della Riserva Naturale Orientata di Vendicari. Sarà infatti la sua natura incontaminata a farlo. Le sue spiagge dalla sabbia trasparente, le sue acque cristalline. I suoi itinerari persi nella natura, tra cielo, mare e terra, tra birdwatching e snorkeling.
Dovrete camminare un po’. Ma quando questo immenso spettacolo vi si aprirà davanti agli occhi vi sentirete in paradiso. Se tante guide su cosa vedere a Siracusa e dintorni lo consigliano un motivo ci sarà, no?
Cosa vedere a Noto
Quando sarete a Noto verrete quasi accecati dalla luce bianca che le strade e i palazzi del piccolo centro emanano nelle ore di sole.
Il Barocco rapirà i vostri occhi a ogni angolo. A cominciare dall’imponenza della Cattedrale di San Nicolò, il Duomo di Noto, per proseguire con la bellissima chiesa di Santa Chiara e la residenza nobiliare del Palazzo Nicolaci, splendido all’esterno come all’interno.
E come sempre quando parlo della Sicilia, rischio di diventare ripetitiva: tra le cose più belle che vi raccomando di fare a Noto c’è il perdersi tra le sue stradine bianche. Osservare i cortili nascosti, i palazzi chiari, anche quelli che sembrano non mostrare nulla di speciale. Ammirare i colori delle ceramiche, curiosare dentro le botteghe e dentro i bar. Credere che tutto questo esiste davvero. Ancora oggi.
Il borgo marinaro di Marzamemi
A proposito di mondi antichi che (r)esistono ancora. Marzamemi, il borgo marinaro il cui nome (e la cui storia) suona d’arabo. Un piccolo cuore di pietra che nasce e si sviluppa nei secoli lontani intorno alla Tonnara, una delle più importanti del Mediterraneo.
Ancora oggi la maggior parte dei suoi (pochi) abitanti vive di pesca e di mare. In estate Marzamemi è presa d’assalto, ma l’aspetto “fuori dal tempo” della piazza Regina Margherita e delle due piccole chiese che la popolano sembra resistere al carattere irruento delle invasioni. Così come resistono i vicoli con i loro dettagli colorati. E la caratteristica Balata, il piccolo porto circondato da bar e locali.
A chi mi chiede cosa vedere a Siracusa e dintorni io rispondo sempre di raggiungere Marzamemi e, se possibile, di raggiungere il borgo marinaro quando è intento a sonnecchiare, in inverno. O comunque non nel mese di agosto. I vostri occhi crederanno di non essersi mai posati su qualcosa di così altrettanto autentico.
Con questo piccolo itinerario su cosa vedere a Siracusa e cosa visitare nei dintorni spero di avervi trasmesso almeno in parte l’amore che nutro per queste terre.
Mi manca sempre questo sud caldo, che racchiude in sé tanti aspetti della mia regione che amo ritrovare quando faccio ritorno: la Sicilia più selvaggia, come la natura che circonda la piccola spiaggia di Calamosche, nella riserva di Vendicari. La Sicilia arcaica dei piccoli borghi. La Sicilia dove sono passati tutti lasciando tracce imponenti come i parchi archeologici. E, ancora, la Sicilia barocca di Noto e quella delle stradine bianche di Ortigia. La Sicilia che si affaccia su uno dei mari più belli che ci siano. E il sole estivo che scalda senza pietà.
Si tratta di luoghi da raggiungere percorrendo con pazienza chilometri e chilometri di trazzere solitarie che sembrano condurre alla fine del mondo. Ma il bello di un viaggio in Sicilia sta anche in questo, nei percorsi selvaggi, preziosi perché autentici. E tu, lettore appassionato di Trinacria, posso assicurarti che ci impiegherai poco per imparare ad amare ogni sentiero di questa strada interminabile.
Leggi anche
Cosa vedere in Sicilia: 25 posti imperdibili
Itinerario della Sicilia orientale: cosa vedere e cosa fare
Le cinque spiagge più belle della Sicilia orientale
Una giornata alle gole dell’Alcantara
Tra mare e Barocco: cosa vedere a Catania
Dove mangiare a Catania (ed essere felici)