Cosa vedere a Barcellona

Barcellona, cosa vedere per un viaggio indimenticabile

Mi rendo conto di aver scritto della Spagna molto spesso, negli ultimi tempi. Si capisce che è uno dei posti che mi manca di più. 

In passato, su questo blog vi ho già ampiamente deliziato con i miei ricordi e racconti di viaggio su Madrid e Valencia, ma c’è ancora un’ultima grande città spagnola che mi manca all’appello, per cui ora non mi resta davvero che raccontarvi cosa vedere a Barcellona, la capitale della Catalogna. Che poi, ironia della sorte, anche se è l’ultima della quale scrivo, in realtà è stata la prima in assoluto che ho visitato.
Per quanto riguarda gli altri miei viaggi in Spagna, trovate tutte le destinazioni sul post dedicato alle località più belle da visitare, con i link ai singoli blogpost nel caso vi interessasse approfondire.

Visitare Barcellona almeno una volta nella vita è il sogno di chiunque, italiani in primis. C’è una vera passione nel nostro paese, per la città catalana, la avvertite anche voi? Una passione a cui spesso fanno seguito precise tendenze all’evasione: “Voglio trasferirmi a Barcellona” è una frase che mi è capitato spesso di sentire.

Io credo che Barcellona vada vista e rivista più volte, per comprenderla sul serio. Voglio dire, per riuscire a penetrare quello spesso strato superficiale fatto di movida, tapas e spiagge assolate. Io la visitai in un periodo bellissimo, a fine giugno, con giornate calde ma non afose e l’aria frizzantina della sera, che costringeva a indossare ancora le maniche lunghe. Barcellona è una città infinitamente vivace, indubbiamente bella e inevitabilmente turistica e affollata. Pensare di visitarla fuori stagione non è una cattiva idea. Guarda caso, io, per un motivo molto speciale, sarei dovuta tornare a Barcellona lo scorso novembre; quest’anno, lo stesso motivo speciale potrebbe finalmente avere luogo e ripresentarsi sempre nell’autunno inoltrato. Facciamo che mi pensate tutti fortissimo e incrociate le dita per me?

Anche perché essendo indubbiamente bella e inevitabilmente turistica, l’elenco delle cose da vedere a Barcellona non è certo breve. E io avrei giusto quelle 2-3 cosine dalle quali fare ritorno e quelle altre 2-3 cosine da scoprire per la prima volta. Per non parlare del fatto che, non so voi, ma dopo l’anno appena trascorso, tutto ciò di cui avrei bisogno è proprio una città infinitamente vivace. E voi?

Cosa vedere a Barcellona in Catalogna

barcellona, cosa vedere: il lungomare

Barcellona cosa vedere e cosa fare

Sagrada Familia

Il primo consiglio su cosa visitare a Barcellona non può che riguardare il simbolo per il quale la città spagnola è conosciuta in tutto il mondo. E, cosa ben importante, la Sagrada Familia fu praticamente anche l’ultima fatica di Gaudì, quella per la quale lui abbandonò progressivamente tutti gli altri progetti nella speranza di riuscire a completarla. Purtroppo, l’architetto scomparve in un incidente e vide al completo solo una piccola parte di quel tempio immenso che si augurava tanto di concludere. Come la maggior parte delle opere di Gaudì, anche la Sagrada Familia è ricca di immagini e simbolismi. Cosa particolarmente evidente nelle facciate, che nel progetto di Gaudì erano tre (la Natività, la Passione e la Gloria), e nelle diciotto torri (che avrebbero dovuto rappresentare gli apostoli, gli evangelisti, la Madonna e Gesù), così come all’interno del tempio, che l’architetto catalano aveva progettato ispirandosi alle forme della natura.

Nel caso vogliate rendere omaggio al suo genio assoluto, sappiate che la sua tomba si trova proprio nella cripta del suo amato tempio.

Attualmente, i lavori di realizzazione della Sagrada Familia non sono ancora terminati. Si pensa che il 2026 sarà l’anno buono per porre finalmente la parola “fine”.

barcellona, cosa vedere: l'interno della sagrada familia

La Rambla

Alzi la mano chi non associa la vivacità di Barcellona con il viavai incessante che anima la Rambla, giorno e notte.
Chi si chiede cosa fare a Barcellona non dovrà che percorrere questo vialone lungo oltre un chilometro che collega Plaça de Catalunya al porto della città. In realtà, anche se la Rambla è una linea continua si suddivide in cinque zone diverse, ognuna con il suo nome (ecco perché si parla spesso di Ramblas, al plurale). La Rambla è una vera zona di passeggio: oltre a unire alcuni dei principali punti di interesse della città, come il Mercato della Boqueria, il Museo delle Cere e il Monumento a Cristoforo Colombo, rappresenta un imprescindibile punto di ritrovo. Lungo la strada non mancano i negozi, così come i locali e i ristoranti in cui fermarsi. E, soprattutto, a intrattenere i divertiti passanti vi sono decine di artisti straordinari, pronti a stupire e catturare l’attenzione con il ballo, il mimo o la pittura. Immancabili gli ambulanti che proveranno a vendervi qualsiasi tipo di oggetto (più o meno utile) e di leccornie.

Cosa vedere a Barcellona la rambla

Barrio Gotico

È ora di conoscere il cuore della Barcellona antica, parte di ciò che rimane dei quartieri medievali della città. Ogni guida su cosa vedere a Barcellona dovrebbe suggerire un itinerario approfondito del Barrio Gotico, alla scoperta della storia e del volto più autentico della capitale catalana. Un labirinto di piazze e micro vicoli dal fascino senza eguali che, a partire da Plaça de Catalunya fino al porto, celano delle vere e proprie chicche. 

Oltretutto, il Barrio Gotico custodisce alcuni dei principali punti di interesse e dei più importanti monumenti di Barcellona: prima fra tutti, la Cattedrale dedicata alla Santa Croce e a Santa Eulalia e la Basilica di Santa Maria del Pi, entrambe stupendamente gotiche. 

Nel quartiere si trova anche uno dei miei angoli preferiti di Barcellona, ossia la piccola (ma gigante) Plaça Reial, un rettangolo racchiuso da quattro lati porticati che esplode di vita a ogni ora del giorno (e della sera, sia chiaro). Un’altra piazza antichissima che ha mantenuto il suo aspetto originario è Plaça del Rei, famosa per essere sede del Palau Reial.

Inoltre, chi fosse interessato a conoscere la storia della città sin dalle sue origini, a Plaça del Rei troverà anche il Museu d’Història de Barcelona (MUHBA), che raccoglie un patrimonio di reperti e testimonianze a partire dall’epoca romana.

Cosa vedere a Barcellona Placa Reial

Cosa vedere a Barcellona il barrio gotico

Mercado da Boqueria

Se è la vostra prima volta in Spagna e non avete ancora idea di cosa siano le tapas, potreste optare per un giro esplorativo e degustativo all’immenso Mercato della Boqueria, sulla Rambla. Anche se, come spesso succede nei mercati molto famosi e molto turistici, alla fine ci si entra più per guardare che per assaggiare. Da guardare avrete tantissimo: il Mercato della Boqueria (altrimenti detto Mercato di San Giuseppe, visto che sorge nel luogo dove un tempo vi era un convento) occupa uno spazio di oltre 2500 mq nel quale si affollano più di 300 negozianti. Ecco, se dovrete fare la spesa avrete un’ampia scelta a disposizione. Ma, come vi dicevo, è un luogo molto turistico, per cui mi risulta difficile immaginare la massaia o lo studente universitario alle prese con gli acquisti del giorno. Ad ogni modo, volendo, potrete farlo: troverete tantissimi banconi dove acquistare cibi freschi e materie prime (carni, salumi, frutta, spezie e verdura), ma anche gli stand di veri e propri bar e ristoranti, in perfetto stile spagnolo. Io preferisco sempre fermarmi a tapear nelle taverne (dove si trovano piatti ottimi ed economici), ma il Mercato della Boqueria, con la sua architettura modernista e la sua vivacità coinvolgente merita di certo di rientrare tra i consigli su cosa vedere a Barcellona in tre giorni o anche meno.

Cosa vedere a Barcellona il mercado della boqueria

Museo di Pablo Picasso

Indubbiamente, tra le cose da vedere a Barcellona vi è uno dei musei più importanti dedicati al genio di Pablo Picasso. 

Il Museo, inaugurato negli anni Sessanta per mano dell’artista Jaume Sabartès, che fu molto amico di Picasso, si trova in una via strettissima del quartiere Born, la zona adiacente al Barrio Gotico. Il museo si sviluppa su più edifici di origine medievale e ospita un’immensa collezione di oltre 4000 opere, molte delle quali donate dallo stesso Picasso. Anche se era originario di Malaga, fu a Barcellona che trascorse parte della gioventù. L’esposizione racconta proprio quel periodo e illumina circa l’evoluzione dell’opera di Pablo, concentrandosi in modo particolare sulle produzioni del Periodo Blu. Un’intera sezione del museo è dedicata poi a Las Meninas, le reinterpretazioni che Picasso diede dell’opera più famosa di Velazquez, che considerava un mentore (nonostante abbiano vissuto in epoche lontane e completamente differenti).

Oltre alla collezione permanente, il Museo Picasso di Barcellona organizza periodicamente mostre e altri eventi culturali.

Palau de la Musica Catalana

Se da fuori questo edificio vi sembrerà interessante, provate a varcare la soglia! E vi risulterà davvero difficile immaginare di poter visitare un luogo altrettanto incantevole che riesca a farvi rimanere così a lungo con lo sguardo e il naso all’insù. Neanche a dirlo, tra i posti da visitare a Barcellona dovete assolutamente mettere in conto lo splendido Palau de la Musica Catalana, dichiarato Monumento Nazionale nonché Patrimonio Unesco.

Costruito come sede della società corale catalana Orfeó Català, si tratta di uno dei poli culturali dedicati alla musica più importanti e più belli al mondo; inutile dire che Barcellona ne va orgogliosissima. 

Il genio che lo ha creato, all’inizio del Novecento è l’architetto Lluìs Domènech i Montaner, il cui intento era quello di dare alla città qualcosa di unico al mondo. E ci è riuscito, realizzando uno splendido esempio di architettura modernista catalana. L’interno, specie la Sala dei Concerti è un tripudio di luci, vetri colorati, forme barocche e mosaici. Se avrete la fortuna di visitarlo in compagnia di una guida potrete conoscere la storia di questa meraviglia e l’armonia che è in grado di produrre nei suoi ambienti.

barcellona, cosa vedere: il palau de la musica catalana

Barcellona, cosa vedere: la spiaggia della Barceloneta

Cosa vedere a Barcellona se non una delle spiagge più famose di tutta la Spagna? La Barceloneta, in realtà, non è solo una spiaggia, ma è anche il nome di uno dei quartieri più antichi di Barcellona (che non a caso rientra nella Ciutat Vella). Quello che un tempo era il quartiere dei pescatori, oggi è una delle zone più vivaci e frizzanti della città catalana. Trattorie in cui gustare ottimi piatti a base di pesce, lounge bar e discoteche proprio non si contano, e ciononostante, la Barceloneta sembra aver mantenuto nel tempo parte del suo carattere originario, il che lo rende uno dei quartieri in grado di regalare al visitatore un’atmosfera ancora autentica (e molto, davvero molto divertente). E poi, certo, c’è la meravigliosa spiaggia, una lunghissima distesa di sabbia dorata che accompagna tutto il litorale della città. 

barcellona, cosa vedere: la barceloneta

Casa Battlò e Casa Milà

Che dobbiate visitare Barcellona in tre giorni, in due giorni o in poche ore, non dovrete per nulla al mondo rinunciare a una passeggiata lungo il bellissimo Passeig de Gracia, il viale un tempo popolato dalle residenze nobiliari. Qui, una dopo l’altra, sfilano alcune delle meraviglie per le quali la città catalana attira centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, molte delle quali nate dal genio di Gaudì. La prima è Casa Battlò, splendido edificio acquistato dalla famiglia Battlò nei primi anni del Novecento che ne affidò la ristrutturazione all’architetto catalano. 

Gaudì diede libero sfogo alla sua creatività dando vita a un edificio in cui sogno e realtà si inseguono senza sosta, dove un mix irripetibile di colori, materiali ed elementi architettonici dà vita a quello che è uno dei luoghi più incredibili di tutta la Spagna. I tratti della facciata di Casa Battlò danno forma a un disegno inconfondibile e difficile da afferrare, ma provate a dare un’occhiata agli ambienti interni: vi sembrerà di essere in un film di fantasia. 

Negli stessi anni, Gaudì si mise all’opera anche con un altro progetto, cioè la costruzione della casa padronale di un ricco uomo d’affari. Nacque così Casa Milà (nota anche come la Pedrera, per l’utilizzo generoso della pietra che Gaudì fece soprattutto nella realizzazione della facciata), a pochi metri di distanza da Casa Battlò. Uno degli ambienti per i quali Casa Milà si fa apprezzare è sicuramente la terrazza, concepita come spazio funzionale che consentiva di filtrare al meglio la luce all’interno dell’edificio. Non solo: a Gaudì piaceva molto l’idea di una terrazza dalla quale fosse possibile ammirare la sua Sagrada Familia (visibile anche dalla terrazza di Casa Battlò). Al suo interno, Casa Milà ospita alcune residenze e un centro culturale dedito agli eventi, assieme a uno spazio dedicato proprio alle opere del suo creatore.

Proprio accanto a Casa Battlò si trovano altri due palazzi dalle facciate ricche di elementi tipici dello stile modernista: Casa Amattler e Casa Mulleras.

Cosa vedere a Barcellona passeig de gracia barcellona, cosa vedere: casa milà

Fontana magica di Montjuïc

Un’idea su cosa vedere a Barcellona per le coppie innamorate. Se cercate un luogo romantico a Barcellona, vi consiglio di venire a sedervi sui gradoni di pietra che si trovano proprio di fronte a questa immensa fontana, ai piedi del colle Montjuïc e a pochi passi dal palazzo della Fiera Internazionale di Barcellona. In men che non si dica, davanti ai vostri occhi prenderà vita uno spettacolo commovente, fatto di acqua, luci colorate e musica meravigliosa. Lo spettacolo della Fontana di Montjuïc prende vita dopo il tramonto, quando le prime ore del buio permettono di godere a pieno dei colori dei luminosi zampilli.

In ogni caso, non è un luogo solo per romantici. Io ho ammirato la fontana animarsi in compagnia della mia migliore amica. Eravamo circondate da persone di tutte le età. Oltretutto, quel weekend erano in corso i festeggiamenti di San Juan, per cui, oltre ai suoni e alla luci della fontana, quella sera Barcellona ci ha accompagnato anche con i botti di centinaia di petardi e fuochi d’artificio che esplodevano proprio a pochi metri da noi.

Cosa vedere a Barcellona montjuic

Parc Güell

Davvero impensabile non inserire il Parc Güell nella lista di luoghi da visitare a Barcellona. Parliamo infatti di quella che forse è l’attrazione più visitata nella capitale della Catalogna, e se oggi possiamo fruire delle tante bellezze che cela al suo interno dobbiamo ringraziare Gaudì.

Nei primi del Novecento, fu lui a realizzare il progetto di un parco destinato alla borghesia cittadina, su richiesta dell’imprenditore Eusebi Güell. Il Parc Güell, alla fine, non divenne un parco borghese ma un’opera di inestimabile valore seppur accessibile a tutti che, negli anni Ottanta, divenne Patrimonio Unesco. Al suo interno si trovano diverse creazioni dell’architetto catalano, nonché la casa dove visse per vent’anni assieme alla sua famiglia e che oggi è divenuta un museo. Assieme alla casa-museo, l’altro luogo per il quale il Parc Güell è rinomato è il coloratissimo scalone raffigurante una salamandra composta da piccoli e luminosi mosaici. In cima alla scala si gode di uno dei panorami più belli sulla città. Sul retro della scala si apre la Sala Hipostila, un grande ambiente formato da decine di colonne di ispirazione classica, che avrebbe dovuto ospitare il mercato della città.

Cosa vedere a Barcellona il parc guell

Parc de la Ciutadella

Tra i consigli su cosa vedere a Barcellona non può mancare una menzione speciale per il parco più importante della città.
Siamo a poca distanza dalla Barceloneta e a est del Barrio Gotico. Qui, dove nel Settecento sorse il quartiere militare voluto dal re Filippo V a difesa della città, nella seconda metà dell’Ottocento nacque un immenso parco pubblico, che non a caso divenne in poco tempo il polmone verde della capitale catalana.Il Parc de la Ciutadella è un vera e propria celebrazione della spensieratezza di Barcellona: ci si incontrano gli amici, ci si prende il sole, si organizzano picnic. Nel corso dell’anno, il parco ospita anche diversi festival ed eventi importanti. 

All’interno del parco si trovano anche alcuni monumenti: prima fra tutti, la bella Cascata Monumentale, costruita con l’aiuto di un giovane Gaudì. Vi sono poi anche la statua gigante di un Mammuth, una serra in stile modernista che ospita alcune piante tropicali (l’Umbraculo), il coloratissimo palazzo del Parlamento della Catalogna e il Parco Zoologico di Barcellona.
Il Parc de la Ciutadella fu utilizzato anche in occasione dell’Esposizione Universale del 1888. Di quel momento d’oro, assieme ad alcuni dei principali monumenti che si ammirano ancora oggi nel parco, rimane anche l’immenso Arco di Trionfo, che all’epoca rappresentava il varco di ingresso all’Expo.

Se anche voi, come me, sognate di tornare presto in Spagna ma non sapete quale città visitare, vi suggerisco di dare un’occhiata a miei post dedicati a Bilbao, Siviglia, Cordoba e Granada.
Se volete organizzare un break in una città d’arte, ecco le mie guide su Lisbona, Roma, Londra, Vienna, Berlino e Dublino.

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