Alla Fine di un Viaggio

Bari, le cose da vedere e da fare per scoprire una città bellissima

bari cose da vedere e da fare

Ad aprile ho conosciuto una città meravigliosa. È bizzarro come io non avessi mai messo piede a Bari prima di allora, nonostante abbia una parte della mia famiglia residente in Puglia e nonostante io abbia la fortuna di approdare in regione almeno un paio di volte l’anno.
Poi, però, le cose accadono alla svelta e cambiano in un attimo. E dal momento in cui sono scesa dal treno e ho cominciato ad addentrarmi a piedi in quel groviglio di strade, tra quartieri tutti diversi e sotto l’occhio vigile dell’Adriatico onnipresente, ho capito che di lì a pochi giorni avrei aggiunto un altro tassello alla lista delle “mie”città. Visitare Bari è stato come tornare a respirare un sud che sta diventando, in modo prepotente, sempre più irrinunciabile nei miei viaggi (ho quasi timore a dirlo, ma forse non solo nei viaggi). 
Il capoluogo della Puglia mi ha accolto a braccia aperte. Con il tono (perennemente) alto delle sue voci, la luce intensa dei suoi tramonti, il candore dei suoi monumenti, i suoi sapori che non si smentiscono mai. 
Voi non fate come me: non arrivate a compiere 39 anni senza aver mai visitato una delle nostre città più belle, una delle perle più luminose. E per darvi un’idea di cosa troverete lì ad aspettarvi vi lascio i miei suggerimenti sulle cose da vedere a Bari per innamorarvi anche voi, come è successo a me.

Bari, cosa vedere in una città meravigliosa

Insomma, se non si fosse capito, Bari mi è piaciuta da matti. Mi è piaciuto il modo in cui mi ha sorpreso. Mi è piaciuto tutto quello che mi ha ricordato e che mi ha permesso di rivivere, sebbene in una veste completamente nuova. E, cosa non da poco, mi è piaciuto il fatto che potrei benissimo viverci, considerato che negli ultimi tempi ho scardinato parecchie delle mie vecchie convinzioni legate all’abitare e a quello che potrebbe essere il mio posto nel mondo. Sogno già di ritornarci e di riprendermi tutto, specie l’odore del mare e i suoi colori intensi, dei quali vi parlerò meglio tra poco. 
Nel frattempo, vi racconto quello che ho visto finora, convinta che tra le cose da vedere a Bari che vi suggerisco qui ci sarà anche quella che vi incuriosirà al punto da partire per visitarla al più presto.

Bari Vecchia

Il primo posto delle cose da vedere a Bari spetta senza dubbio alla Città Vecchia. Che nonostante i turisti, le bancarelle con i souvenir e l’alto numero di b&b e strutture ricettive, rimane comunque qualcosa di unico.
Con quegli usci sempre aperti, dai quali, passandoci accanto, sbirci la vita (e le cucine sempre attive). Quel bucato fresco appena steso, che il vento solletica diffondendone ovunque il profumo. Quei rapporti quasi simbiotici tra vicini che si parlano da un balcone all’altro, celebrando una quotidianità condivisa da chissà quante generazioni, come se appartenessero tutti alla stessa famiglia. Tra i vicoli di Bari Vecchia c’è sempre qualcuno che si parla, c’è sempre qualcuno che si saluta. E anche se voi siete lì da soli e non conoscete nessuno, vi basterà osservare tutto questo per sentire di farne parte.
E ancora, i mille profumi della tradizione gastronomica che invadono le strade: il polpo appena arrostito, le popizze appena fritte (anzi, se siete fortunati le beccate mentre sono ancora in cottura, immerse nell’olio bollente, sotto gli occhi attenti della loro fornaia), la focaccia appena cotta. Ogni momento è quello giusto per assaggiare qualcosa da prendere al volo e portare via con sé.
Bari Vecchia è una città nella città. Un microcosmo le cui dinamiche ricordano più quelle di un borgo che di un capoluogo di regione. Uno di quei luoghi che ti fa venir voglia di essere un artista per poter imprimere sulla tela ogni scena e portarla con te per sempre.

La strada delle Orecchiette

Una signora bionda che accoglie con un sorriso chiunque si avvicini, un paio di tavoli di legno che espongono in bella mostra alcune delle bontà più irrinunciabili per chi giunge in questa terra meravigliosa (taralli e orecchiette, in primis), un arco bassissimo, nel quale culmina una delle strade più famose di Bari Vecchia. Metteteci anche l’atmosfera gioiosa di una piazza di quartiere e i profumi caldi che escono dalle cucine. Vi ho appena dipinto uno degli angoli imperdibili della parte antica di Bari. Un luogo che attrae e chiama a sé indipendentemente da quanto si sia affamati in quel momento. Chi percorre la strada delle Orecchiette vuole colmare un appetito diverso, tipico di chi ama andare a caccia di cose vere, che non passano mai di moda e non finiscono mai. La tradizione, la perfezione delle cose fatte a mano come una volta e perciò ancora oggi una garanzia. Io ero lì per vedere, non tanto per mangiare. E si potrebbe essere portati a pensare che si tratti di un luogo turistico come un altro, ma in realtà, che si tratti di orecchiette o di altri prodotti, scene come questa sono tra le cose più autentiche a cui vi capiterà di assistere durante un viaggio. Qualcosa che a chi si chiede cosa vedere a Bari consiglio di non rinunciare.

La Cattedrale di San Sabino

Tra i monumenti di Bari, la Cattedrale metropolitana di San Sabino, che poi è il duomo della città, è uno di quelli che colpisce maggiormente per la sua elegante imponenza.
Merito della pietra bianca che ne riveste la facciata e le pareti esterne e che, in certe ore del giorno, quando il sole la investe, è talmente luccicante da accecare. 
La cattedrale sorge nel cuore della Città Vecchia, sui resti di un’antica chiesa bizantina. La struttura interna è a tre navate, che sostengono un ambiente sobrio ma avvolgente. Uno dei principali punti di interesse della cattedrale è la cripta che, oltre a custodire le spoglie di San Sabino, ospita il dipinto della Vergine Odegitria, alla quale un tempo la chiesa era dedicata.
Accanto alla cripta vi è il Museo del Succorpo, che rappresenta il vero tesoro della cattedrale: è lo spazio che raccoglie mosaici dell’epoca bizantina assieme a testimonianze provenienti addirittura dagli antichi romani.
In una guida sui cosa visitare a Bari, la sua meravigliosa cattedrale merita certamente un posto d’onore.

La Basilica di San Nicola

Tra le prime cose da vedere a Bari vi è anche la basilica dedicata al Patrono della città. Bellissima, e dall’aspetto forse addirittura più imponente della Cattedrale di San Sabino, la Basilica di San Nicola condivide con la prima lo stile romanico che ne avvolge la struttura, gli interni sobri e il biancore accecante della facciata.
Anche essa sorge tra le mura della Città Vecchia, ma in una posizione più privilegiata della Cattedrale, poiché a pochi passi dal lungomare. Infatti, se i più ricordano (giustamente) la Basilica perché custodisce al suo interno le reliquie di San Nicola, io, invece, ricorderò sempre la mia visita per la forte corrente di mare che mi ha accolto non appena ho raggiunto il fianco della chiesa. La strada sulla quale si affaccia, della quale ora non ricordo il nome ma che termina con la porta di accesso alla Città Vecchia, è una sorta di corridoio fortunato, perché esposto al passaggio di un vento prezioso e profumato di salsedine che arriva dritto dritto dall’Adriatico.


Il lungomare di Bari

A proposito di artisti e di scene da imprimere per sempre sulla tela (e sul cuore).
Il mare non è sempre lo stesso. Non che non lo sapessi già da prima del mio soggiorno a Bari, ma qui ho avuto l’ennesima conferma del fatto che non profuma ovunque allo stesso modo. Solo in alcuni posti, il suo odore ti coglie all’improvviso, entrandoti nella narici con prepotenza mentre cammini per strada.
Io ci ho messo 39 anni per trovare una città che profumasse di mare tanto quanto la mia Catania. A parte questo, che di per sé è già abbastanza commovente agli occhi di una sicula che vive lontana dalle coste da quasi vent’anni, il lungomare di Bari è uno dei più belli che abbia mai percorso. E lo è per un’infinità di motivi. 
Per l’odore intenso, ma questo l’ho già detto. Perché le sue panchine disseminate lungo tutta la passeggiata ti regalano momenti straordinari di solitudine e pensieri profondi da prendere così come sono e lanciare tra le acque. Perché è tutto sommato tranquillo, nonostante il viavai delle auto. Percorretelo come ho fatto io uscendo dalla Città Vecchia, all’altezza di San Nicola. Oltre al mare, che di per sé, vale da solo il viaggio, passerete, uno dopo l’altro, alcuni dei principali luoghi di interesse della città: il Fortino di Sant’Antonio, Piazza del Ferrarese, l’ex Teatro Margherita affacciato sul porticciolo dei pescatori, il molo di San Nicola con il mitico Chiringuito, il largo Eroi del Mare, e vi suggerisco di arrivare almeno fino alla rotonda del Lungomare Araldo di Crollalanza. Ma più andate avanti e meglio è.
Torno un attimo al Molo San Nicola, che oltre a essere un punto di attracco per le barche dei pescatori, è anche uno dei luoghi di ritrovo preferiti da chi dal mare non riesce a staccarsi mai, neppure all’ora dell’aperitivo. E se vi chiedere cosa fare a Bari, sappiate che questo è un must per le belle giornate. Qui, infatti, ci si siede comodamente per terra, con una Peroni in mano e lo sguardo rivolto al tramonto. La Peroni è gentilmente fornita dal Chiringuito che nominavo prima, ossia il baretto più amato dai baresi. E quando con voi avrete una birra, un sacchetto di taralli a chilometro zero, gli occhi immersi nel mare e la luce degli ultimi raggi di sole sul viso, di cos’altro potreste mai avere bisogno? 
L’aperitivo, qui, è una cosa semplice. Ma sfido chiunque a immaginare che esistano aperitivi migliori di questo.

Il Castello degli Svevi

Tra i consigli su cosa vedere a Bari non può certo mancare il suo castello, nonché uno dei poli culturali più importanti della città.
Il meraviglioso Castello Svevo risale al XIII secolo e sorge in una delle piazze più grandi e caratteristiche di Bari. È il fulcro di un crocevia di stili, storie, voci. Il Castello si trova proprio ai confini della Città Vecchia, a pochi passi dal porto e dalla passeggiata sul mare nonché sull’ultimo tratto del quartiere Murat e della Bari più moderna. E anche la funzione che ricopre, in un certo senso, lo rende portavoce delle tante anime diverse che riempiono la città. Al suo interno, infatti, il castello ospita alcune esposizioni permanenti che ripercorrono il passato. Un esempio su tutti, la collezione di vasi e ceramiche risalenti ai secoli XV-XVIII. Ma è possibile visitare anche le aree degli scavi archeologici che hanno permesso di riportare alla luce le tracce di epoca bizantina. 
Allo stesso tempo, il castello guarda all’attualità e nelle sue sale trovano spazio le correnti artistiche e culturali contemporanee. Io, infatti, ho visitato la splendida mostra dedicata al fotografo toscano Aurelio Amendola, celebre per gli scatti delle opere di Michelangelo ma anche per aver ritratto artisti, registi e personalità dello spettacolo intenti nelle loro creazioni o semplicemente immersi nella quotidianità.

Il Teatro Margherita

Potevo trovarmi a Bari e farmi sfuggire la mostra dedicata a Banksy che era in programma proprio in quei giorni? Assolutamente no, che domande! E così è stato.
In passato avevo già visto praticamente tutte le serigrafie e le altre opere esposte, ma la mostra è stata l’occasione, oltre che per rivedere uno dei miei artisti preferiti, per visitare gli interni dell’ex Teatro Margherita. Un luogo iconico, sorto agli inizi del Novecento come una palafitta sull’acqua e che poi, nel corso dei decenni successivi, ha visto numerosi restauri e anche diverse destinazioni d’uso. Senza dubbio, una delle cose da vedere a Bari, indipendentemente dagli eventi in programma. Oggi, l’ex Teatro Margherita non celebra più il varietà ma è uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, che si presenta agli occhi del visitatore nella sua elegante veste liberty e nei suoi colori vivaci. Gli interventi eseguiti nel tempo hanno fatto sì che non poggiasse più su un sistema di palafitte, ma il suo legame con il mare rimane comunque indissolubile. Hanno tanto da dirsi e da condividere, quei due. O almeno così è parso a me, che quando ero lì mi incantavo a guardarli dal molo all’ora del tramonto.

Il quartiere Murat

Dimenticate per un attimo i vicoli candidi della Città Vecchia. Tra le cose da vedere a Bari vi è infatti anche qualcosa dall’aspetto diametralmente opposto, ovvero il quartiere Murat. Che, a volerlo definire sulla mappa, si trova poco a nord della stazione centrale e si estende quasi fino all’ingresso nella città vecchia.
Perché ve lo consiglio? Semplicemente perché è il classico quartiere in cui lasciar andare i piedi liberamente e perdersi, senza un itinerario prefissato. Ed è anche la tipica zona che vi sorprenderà talmente tanto che resterete a bocca aperta e naso all’insù. È infatti il quartiere che non vi aspettereste di trovare qui e che vi restituirà una immagine del tutto diversa del capoluogo pugliese. Murat, infatti, è popolato soprattutto da edifici storici e architetture liberty e Art Nouveau, che si dipanano in un ventaglio di colori, elementi decorativi e dettagli preziosi. Potreste prendere come punti di partenza per cominciare la vostra esplorazione il Corso Cavour, via Sparano da Bari e il Corso Vittorio Emanuele (grande viale alberato che termina sul lungomare dove c’è l’ex Teatro Margherita), alcune delle vie principali, ma tenete a mente che la bellezza di Murat è da ricercare soprattutto nelle strade secondarie. Tra gli edifici che di certo non sfuggiranno alla vostra attenzione vi sono lo storico Teatro Petruzzelli, il teatro più importante di Bari che vi aspetta in una bella piazza piena di aiuole fiorite, e Palazzo Mincuzzi, edificio bellissimo e straordinariamente ricco di particolari, che fa angolo con alcune delle vie dello shopping barese e che ospita a sua volta dei negozi.

Piazza del Ferrarese

Un altro punto di incontro tra le diverse anime di Bari, quella più antica della Città Vecchia e quella più commerciale di Murat, nonché quella portuale legata alla stretta vicinanza con il mare, è rappresentato dalla vivacissima Piazza del Ferrarese. Il nome lo deve, appunto, a un commerciante di Ferrara che si trasferì a Bari nel Seicento. Gli edifici principali che caratterizzano la piazza sono il palazzo dell’ex Mercato del Pesce, oggi oggetto di un progetto di riqualificazione, è lo Spazio Murat, nuovo polo culturale e centro espositivo dedicato al design e all’innovazione.
Ma oltre a essere un interessante punto di incontro tra la Bari del passato e quella contemporanea, Piazza del Ferrarese è anche uno dei luoghi di ritrovo preferiti dai giovani baresi. A testimoniarlo, il viavai frizzante che si riscontra a tutte le ore, complice anche la vicinanza a così tanti punti di interesse della città, ma soprattutto i tanti bar e locali dediti all’aperitivo e al dopo cena che tutte le sere registrano il pienone.

Bari e lo street food, un amore senza fine

Ve ne sarete già fatti un’idea, ma lo ribadisco: tra le cose da fare a Bari vi raccomando di abbuffarvi a più non posso. E non occorre sedersi in pizzeria o in trattoria per farlo: Bari è una delle capitali dello street food italiano. Entrate dal fornaio, scegliete, pagate, uscite e gustate. O, addirittura, troverete il vostro spuntino/pasto preferito per strada in bella mostra su un banchetto e già pronto per essere addentato. Frittelle, taralli, focacce, cornetti e pasticciotti (che pur essendo leccesi sono onnipresenti anche nei bar del capoluogo), pesce fritto, frutti di mare crudi e chi più ne ha più ne metta.
La tipica focaccia barese, quella con i pomodorini tagliati a metà, è qualcosa della quale non si riesce più a fare a meno, dopo averla provata. I taralli sono golosi, vari e stuzzicanti, l’accompagnamento perfetto per ogni aperitivo. Il mitico panino con il polpo arrostito e la burrata era qualcosa alla quale anelavo da tempo. Ma potrei citare ancora tante di quelle cose. 
A Bari si mangia o si spizzica a tutte le ore. Da brava città del Sud non vuole che avvertiate la fame nemmeno per un attimo. Bari è un luogo che avvolge con amore, anche con il cibo. D’altronde, si dice che il cibo sia una delle dimostrazioni d’amore più profonde. 

Se l’idea di sorseggiare una birra vista mare (o semplicemente di fare una passeggiata panoramica) vi alletta, date un’occhiata alle mie guide sulle altre città marittime, come Catania, Otranto, Napoli e Livorno, e al post sulle città di mare da visitare in Italia.
A chi desidera salire su un aereo e volare all’estero suggerisco di scoprire cosa vedere a Lisbona, Oporto, Atene, Istanbul, Rovigno, Parenzo, Amburgo, Colonia e Francoforte, quali sono le città più belle della Spagna, quale itinerario seguire in Provenza e cosa fare in vacanza sull’isola croata di Lussino.

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