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Piccola guida su Singapore: cosa vedere e perché visitarla

Perché visitare Singapore? È forse una delle domande che mi è stata fatta quando, per la nostra luna di miele, oltre a Bali abbiamo deciso per uno stop di qualche giorno in questa metropoli orientale, che vale davvero la pena di vedere perché è pazzesca. 
Singapore è un mix di colori, etnie, sapori, un mondo moderno che ben si inserisce in un contesto dove si è cercato di riportare, in centro città, anche la natura. Il rispetto di culture provenienti da altri Paesi del sud-est asiatico che qui trovano nei loro quartieri una piccola oasi che profuma di casa.
Prendendo la metropolitana ci si ritrova in un attimo a passeggiare tra le caratteristiche vie di Chinatown, o in Malesia e anche in India, tra antichi palazzi storici che riportano indietro nel tempo, a quando Singapore era un crocevia di viaggiatori ed esploratori.
Con questa guida su cosa vedere a Singapore, voglio condurvi alla scoperta di  una città che sorprende, che lascia con il fiato sospeso e il naso all’insù, ecco perché a mio avviso bisogna considerare un minimo di tre notti per un assaggio di una delle metropoli più spettacolari del sud-est asiatico.

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Singapore, cosa vedere: tutti i luoghi imperdibili 

Prima di elencarvi i luoghi di interesse da visitare a Singapore, è bene fare una piccola premessa, soprattutto se la immaginate come le altre città asiatiche molto caotiche e rumorose. Di fatto Singapore è pulitissima, una metropolitana che scorre sotto la città moderna e tecnologica, oltre a un traffico per nulla congestionato e regole ferree valide anche per i turisti. La più curiosa? Non si può masticare chewing-gum per nessun motivo, tanto che se ad un controllo bagagli in aeroporto vi trovano le “odiate” gomme da masticare, vengono sequestrate. Vietato fumare in giro per la città, è consentito solo nell’aree apposite dedicate e segnalate, pena una bella multa salata, e credetemi, tutti rispettano questa norma senza sgarrare. In alcune zone è inoltre vietato consumare alcolici passeggiando in giro oltre un tale orario, e vi stupirete per l’incredibile funzionalità dei servizi che la rendono davvero incredibile. Singapore appare come una città sicura, forse anche grazie al numero impressionante di telecamere presenti nei luoghi più affollati, in ogni caso ci si sente davvero tranquilli a visitarla anche la sera.

Cosa vedere a Singapore: l’area di Marina Bay

Si può iniziare la visita della città dalla dalla spettacolare zona di Marina Bay, un’area di oltre cento ettari di superficie bonificata, proprio nel cuore di Singapore. Qui si trovano tre parchi che si affacciano sull’acqua e spiccano i grandi alberi Gardens by the Bay. Arrivate qui per il tramonto e attendete lo show di musica, luci e laser che ogni sera illumina queste grandi e iconiche installazioni, sono certa vi lascherà a bocca aperta. Un connubio tra modernità e natura, fortemente voluto dal governo di Singapore per riportare alberi, parchi e aria pulita in centro città, ecco perché Marina Bay è una tra le zone più suggestive e gettonate. In questa area moderna troverete anche il caratteristico Marina Bay Sands hotel, la cui vista dall’alto della piscina a sfioro, in quella che è una barca su un tetto, vi stupirà. Le tariffe per soggiornare non sono propriamente abbordabili, ma se si ha fortuna di trovare un’offerta a mio avviso è un albergo perfetto dove dormire a Singapore.
Non mancano i musei, come l’ArtScience Museum, due serre, la più spettacolare sicuramente la Cloud Forest Dome, e se proseguite a piedi costeggiando l’acqua sino a raggiungere la Singapore Flyer, la ruota panoramica, vi apparirà lo spettacolare skyline della metropoli. 
Per finire, non disdegnate una visita al centro commerciale che trovate in questo quartiere, con al suo interno un piccolo corso d’acqua, una gondola e un ponticello che ricrea la nostra Venezia. 
Singapore è una città stato che sa sicuramente stupire, anche a partire dal suo aeroporto, davvero scenografico.
Per concludere la serata, dirigetevi nell’area dei Quays, lungo il canale, in particolare Clarke Quay è un’area ricca di ristoranti, bar e locali, con palazzi nei toni pastello e luoghi perfetti per una cena o un aperitivo, dove si ritrovano non solo i turisti, ma anche i locali.

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I quartieri più caratteristici di Singapore

Come accennavo prima, grazie a una rete funzionale della metropolitana, si raggiungono i quartieri più caratteristici e a mio avviso imperdibili di Singapore.
Dalla colorata Little India, che sembra davvero trasportare in un mondo lontano, tra negozi, templi hindu, dove tutto è vivace, splendente, tra profumi e sapori e architettura tipica. Un tripudio di colori, di stoffe, negozi di souvenir e street food local. Una sosta davanti alla Tan House, e un giro al Tekka market e alla Little India Arcade, un dedalo di negozi di sari e artigianato indiano.
Altro quartiere da non perdere è Kampong Glam, di fatto la zona dove risiede la comunità malese, dove qui si può ammirare l’imponente Sultan Mosque con la cupola d’oro, la più grande moschea di Singapore e il Malay Heritage Center, il palazzo costruito per l’ultimo sultano di Singapore.
Dall’India al mondo arabo, a quello cinese perché Chinatown è davvero una chicca imperdibile. Dal famoso tempio buddista Buddha Tooth Relic, alle sue vie colorate e chiassose, meta tra l’altro ideale quando si pensa a dove mangiare spendendo un po’ meno, per esempio al Chinese Wet Market.
Perché si, se ve lo state chiedendo, Singapore è di fatto la metropoli più cara del sud-est Asiatico, nulla a che vedere con città come Bangkok e simili.
Tra i luoghi imperdibili di Singapore c’è anche Emerald Road, una piccola via situata nel quartiere occidentale e alla moda di Orchard Road, dove ammirare le case coloniali nei toni pastello. Edifici degli inizi del ‘900, piccole case in stile art déco anni ’20, un vero e proprio tuffo nel passato tra architettura e design d’altri tempi.

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Lo storico Raffles Hotel tra le cose da vedere a Singapore

Singapore è glamour, chic, con i suoi negozi alla moda nella zona di Orchard Road, tra grattacieli e centri commerciali, ma è anche cultura nei suoi musei, e storia, come quella del Raffles Hotel, le cui origini risalgono al 1887. Iconico indirizzo agli inizi del ‘900, rifugio di grandi personalità e di viaggiatori, diventato poi Monumento Nazionale. Nota importante, qui è stato creato il cocktail Singapore Sling, e dopo un imponente restauro, che l’ha riportato in auge, è ora un hotel di lusso dove dormire, perfetto anche se, come me, amate il tradizionale rito del tè inglese dell’afternoon tea. Potete inoltre visitare gli esterni, i giardini e assaporare l’atmosfera coloniale di un tempo.

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Singapore, città green

Singapore è una città verde, che pensa in modo green, nonostante i suoi grattacieli e le aree densamente edificate, ha saputo coniugare il tutto creando un bell’equilibrio tra costruzioni e angoli verdi. Tra i consigli su cosa vedere a Singapore non possono quindi mancare i Botanic Garden, una vera e propria oasi di bellezza, con oltre sessanta ettari di giardini, orchidee rare, un piccolo ginger Garden e una vera foresta pluviale, oltre a un romantico ristorante francese.
Vi è anche una spiaggia, nella vicina Sentosa Island, raggiungibile con i mezzi pubblici, dove i locali e i tanti turisti, si riversano su quella lingua di sabbia artificiale, in quello che sembra davvero un grande parco giochi per tutti. Sono presenti anche gli Universal Studios, un batterfly park e un acquario dove è possibile nuotare con i delfini o incontrare da vicino gli squali per un’immersione da brividi.

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Consigli per dormire a Singapore

Sul dove dormire a Singapore, banalmente vi posso consigliare di optare per un hotel il più centrale possibile. Anche se è vero che con i mezzi pubblici ci si sposta ovunque, se la vostra permanenza in città è di pochi giorni, pernottare nei quartieri più centrali è una delle soluzioni migliori. Le tariffe sono molto alte e alcuni hotel hanno prezzi che variano non solo in base alla categoria alberghiere, quindi le stelle, ma anche a seconda della dimensione della camera. Per esperienza personale, badate bene a questo dettaglio onde evitare di ritrovarvi in piccole sistemazioni con letti che finiscono contro il muro e sono ahimè troppo corti per le vostre gambe. 
Non molti hotel di categoria turistica hanno la colazione inclusa, e a proposito di costi elevanti, il cibo incide molto sulla vacanza perché non troverete nulla a buon mercato nei bar e ristoranti, a meno che non optiate per le bancarelle dei mercati. 
Il quartiere di Orchard Road, cuore pulsante della città, offre soluzioni per tutte le tasche, soprattutto la zona più decentrata, ma anche da Marina Bay al confine con Chinatown potete trovare budget hotel e anche ostelli. Se Singapore è però meta per esempio del vostro viaggio di nozze, o volete concedervi un lusso, optate per un hotel con vista sullo skyline,o con una piscina a sfioro spettacolare. Non mancano le catene alberghiere come Ibis e Mercure, e a seconda del periodo potete trovare tariffe più o meno vantaggiose.

Quando andare a Singapore

Da febbraio ad aprile la stagione non è molto umida, a differenza del nostro autunno inverno dove la pioggia è abbondante, ma mettete in conto che il caldo sarà pazzesco e l’umidità alle stelle, con annessi acquazzoni improvvisi che potranno sorprendervi per qualche minuto, per poi veder tornare il sole.

Dove mangiare a Singapore

In una guida su cosa vedere a Singapore non può mancare anche qualche suggerimento di natura gastronomica. Sul dove mangiare a Singapore non ho veri e propri indirizzi da segnalarvi, ma come vi accennavo la città è cara e ristoranti, bar e semplici locali per un hamburger propongono prezzi piuttosto alti. Meglio optare per lo street food, pensate è stato addirittura dichiarato Patrimonio UNESCO. Street food che non si trova solo nelle bancarelle, ma anche nei food court all’interno dei centri commerciali, io sono stata al Takashimaya Food village, patria di gusti sapori e profumi d’oriente davvero ottimi. Una particolarità, la qualità del cibo è così buona che non mancano premi e riconoscimenti stellati alle bancarelle di cibo tipico. A differenza di altre località asiatiche, che hanno un piatto predominante, a Singapore di fatto non c’è una pietanza tipica, essendo un connubio di etnie che hanno creato anche un mix culinario, dal pad-thai ai dim sum, dal nasi goreng al ramen, ma vedrete ovunque il durian, simbolo del paese, dall’aspetto orrendo e dal gusto a mio palato terribile, se siete avventurosi potete tentare di assaggiarlo.
Altra esperienza degna di nota, è curiosare nei supermercati della città, vero tripudio di colori, frutta e verdura particolare, un modo per conoscere un po’ la città attraverso il cibo.

Come arrivare a Singapore

La metropoli è collegata con voli diretti con la compagnia aerea di bandiera Singapore Airlines, ma ci sono numerosi voli con scalo che la raggiungono a volte con tariffe vantaggiose, via Emirati Arabi per esempio; io avevo optato per un volo della Oman Air con scalo a Muscat.
Singapore è inoltre perfetta per essere abbinata ad una meta di mare in Oriente, dalla Thailandia alla vicina Malesia, o a Bali come ho fatto io, raggiungibile anche con voli diretti con Air Asia. Se non volete fare troppa strada, potete fermarvi qualche giorno in relax nella vicina Bintan Island, dove l’acqua del mar Cinese Meridionale è calda tutto l’anno e potete rilassarvi nell’iconico Club Med.

Per quanto si cerchi di risparmiare, Singapore non è una meta low cost e questo sicuramente incide sulla permanenza in città, quindi se per voi si tratta di una location di passaggio e il vostro viaggio prosegue, dedicatele tre giorni, sono certa che anche in poco tempo vi saprà stupire.

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Articolo di Monica Sauna

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